Gli ISP statunitensi non possono discriminare gli utenti, in relazione ai consumi broadband. Questa la tesi di un deputato Democratico del Distretto di New York che ha proposto una legge per mettere un freno alla "disinvoltura" dei provider.
Al centro della questione la rinnovata strategia commerciale dei colossi come Time Warner Cable, che vorrebbero eliminare di fatto le soluzioni a forfait – facendo strapagare volumi di traffico dati eccessivi.
La proposta Broadband Internet Fairness Act di Eric Massa vorrebbe obbligare gli operatori a rimuovere dai listini le tariffe a consumo, che scattano dopo il superamento della soglie massime previste dalle flat. Per Massa la politica tariffaria adottata dalle aziende è da considerarsi irragionevole e discriminatoria, nonché nociva per la stessa economia e il futuro Internet del paese.
L'industria TLC, come previsto, ha fatto muro sostenendo che quasi il 50% del traffico di rete è generato dal solo 5% dell'utenza. Insomma, la maggioranza dei clienti si ritrova praticamente quasi tutta la banda disponibile saturata dall'attività della minoranza.
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