L'Antitrust denuncia Apple e gli editori e-book per cartello

Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha denunciato per cartello Apple e gli editori del mercato e-book. Avrebbero attuato pratiche commerciali scorrette sfavorendo la libera competizione e il mercato.

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a cura di Dario D'Elia

Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha denunciato Apple e gli editori Hachette, HarperCollins, Macmillan, Penguin nonché Simon & Schuster per aver fatto cartello nel mercato degli e-book. Secondo Bloomberg sarebbero confermate le tesi della prima ora: il colosso di Cupertino con il suo modello di business basato su revenue share sarebbe co-responsabile di pratiche commerciali scorrette.

In pratica gli accordi con gli editori avrebbero consentito di mantenere alti i prezzi di listino dei libri e disarmare le politiche commerciali aggressive attuate dalle librerie digitali come Amazon. La questione è semplice. Con la vendita all'ingrosso gli editori stabilivano un prezzo (50% del prezzo al dettaglio consigliato) e le librerie quello finale. Con l'avvento dello store Appple si è passati alle revenue share (30% per la mela) che praticamente lasciano agli editori libertà di listino. E così i distributori alternativi sono costretti subire le pressioni dell'industria per allinearsi ai nuovi prezzi.

Cartello e-book?

Apple in ogni caso si è sempre difesa da queste accuse sostenendo al contrario di aver favorito la competizione nel settore, fino a poco tempo fa negata dal (presunto) strapotere di Amazon.

Secondo indiscrezioni fino all'ultimo momento si sarebbe cercato di correre ai ripari per evitare la causa. Gli editori coinvolti comunque desiderano trovare un accordo extra-giudiziale che possa chiudere la questione definitivamente. Mancando ancora i commenti ufficiali, ma è evidente che la situazione è calda. In ogni caso chi ha da perdere di più è proprio Apple, che sul suo modello di business ha basato praticamente tutta la sua offerta editoriale online. 

L'unica via uscita potrebbe essere quella che di consentire la coesistenza dei due modelli: quello basato su revenure share e quello su agenzia. Eliminando però dai contratti Apple la voce che obbliga gli editori a offrire sull'App Store il listino più basso del mercato. In pratica, si tratterebbe di un compromesso accettabile. Da una parte su Amazon e altri concorrenti si potrebbero trovare i prezzi più bassi, come in passato, dall'altra sull'eBook Store listini più alti ma il vantaggio dell'ecosistema Apple.