Le startup innovative tireranno fuori l'Italia dal guado

Il Governo sta per presentare il piano nazionale per lo sviluppo di ecosistemi locali favorevoli alle startup. Si punterà su contributi centrali, regionali, locali e privati. Si parla di una selezione progetti basata su bandi nazionali.

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a cura di Dario D'Elia

Le startup innovative godranno non solo di sconti fiscali ma anche di un fondo la cui dotazione non è stata ancora stabilita. Il Ministro per lo Sviluppo Corrado Passera sta giocando tutte le carte a disposizione per fare in modo che il sostegno all'innovazione sia concreto. Prova ne è che per "il piano nazionale per lo sviluppo di ecosistemi locali favorevoli alle start up" ha già pensato a un sistema di contribuzione che vede il coinvolgimento delle amministrazioni centrali, regionali e locali, nonché i privati.

Si parla di una selezione progetti basata su bandi nazionali. Fra i criteri di selezione vi saranno anche la specificità locale e l'attrazione di capitali e persone stranieri. Insomma l'obiettivo è quello di guardare oltre alla condizione di startup, perché dopo una prima fase di aiuto vi sarà bisogno del consolidamento e di risultati.

Corrado Passera

La bozza del decreto sviluppo intercettata da più testate giornalistiche sembrerebbe confermare cifre importanti. "Per il 2013, 2014 e 2015 all'imposta lorda sul reddito delle persone fisiche si detrae un importo del 19% della somma investita dal contribuente nel capitale sociale di una o più startup innovative", si legge su Il Sole 24 Ore. Non meno importanti le detassazioni per il commercio elettronico, e la creazione di portali online per la raccolta di capitali di rischio.

In questi giorni si fa sopratutto il nome di Riccardo Donadon, patron dell'incubatore innovativo H-Farm, che ormai fa parte della task force del ministro. E infatti in un'intervista a Panorama ha svelato che la ricetta del Governo si basa sopratutto sulla semplificazione, "dall’impianto amministrativo alle questioni genericamente fisiche".

"Se la politica non riesce a produrre questa svolta, toglie a quel 35% di giovani che oggi non trovano lavoro quel barlume di speranza che danno le startup e mette in serio pericolo lo sviluppo di tutto il Paese", ha confermato Donadon al settimanale. "Non sono tanti i settori dove poter partire con piccoli investimenti. Se decolla il digitale, ne guadagnano tutti. Ecco perché non è importante il successo della singola startup ma quello dell'intero sistema".