Il mondo delle startup è un continuo tumulto di nuove idee, innovazioni e invenzioni che, talvolta, ci si chiede davvero da dove escano fuori. Light è formata da un gruppo di creativi tecnologi, così si definiscono, che ha in cantiere la prima "multi-aperture computational camera", la L16.
Esteticamente si presenta poco più grande di una normale compatta, le fonti riportano che sia grande quanto un Nexus 6 ma spesso il doppio, con tanto di touchscreen da 5 pollici, ma la particolarità risiede nell'ottica adottata, anzi, nell'insieme di ottiche adottate. La L16 è dotata di 16 sensori fotografici, ognuno dei quali con caratteristiche diverse.
Più precisamente si hanno 5 lenti con una lunghezza focale pari a 35 mm, altre cinque da 70 mm e sei da 150 mm. L'apertura focale arriva fino al rispettabile valore di f/1.2 e lo zoom è ottico. Il motivo dietro questa scelta, che consente alla L16 di avere un frontale decisamente particolare, è il vantaggio di poter catturare diverse immagini a focali diverse, registrando più dati in un singolo scatto.
La tecnologia proprietaria di Light consente poi di combinare gli scatti in una singola fotografia da 52 megapixel, ma non solo: sarà possibile calibrare la profondità di campo, l'esposizione e anche la messa a fuoco dell'immagine a posteriori grazie alla mole di dati memorizzati. Non mancherà, ovviamente, la possibilità di girare video in 4K.
La L16 sarà dotata di Android e di un modulo Wi-Fi per il bene della condivisione online. Ma se credete che questo concentrato di tecnologia sia a buon mercato siete fuori strada: i preordini, aperti fino al 6 novembre, permettono di acquistare la fotocamera per 1299 dollari, prezzo che salirà a 1699 dollari una volta che la L16 sarà in commercio, presumibilmente la prossima estate.