L'industria musicale e il digitale: ricavi miliardari!

Il nuovo Digital Music Report 2011 conferma che i ricavi del digitale musicale hanno raggiunto i 4,6 miliardi di dollari. In Italia i download sono stati oltre 12 milioni con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente.

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a cura di Dario D'Elia

I ricavi globali derivati dalla musica digitale hanno raggiunto i 4,6 miliardi di dollari nel 2010, con una crescita del 6% rispetto all'anno precedente. Il nuovo Digital Music Report 2011 presentato ieri a Londra dalla IFPI (International Federation of Music Phonographic Industry) conferma la crescente importanza strategica di questo segmento.

Mercato digitale

"Sono ormai oltre 13 milioni le tracce disponibili a livello mondiale negli store digitali il che ha permesso, nel giro di 6 anni, un incremento del 1000% dei ricavi derivanti dalla musica online. La crescita del mercato della musica digitale ha visto coinvolta anche l'Italia dove, nell'ultimo anno, i download sono stati oltre 12 milioni con un incremento del 12% rispetto all'anno precedente", si legge nel comunicato ufficiale IFPI. È evidente che la lotta alla pirateria diventa sempre più centrale per le casse dell'industria musicale. 

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"Molti governi si stanno rendendo conto che è fondamentale attuare dei provvedimenti che siano in grado realmente di ridurre l'impatto della pirateria", ha dichiarato Frances Moore, amministratore delegato di IFPI. "Nell'ultimo anno Francia e Sud Corea hanno promosso azioni incisive, chiedendo la collaborazione degli ISP Provider al fine di ridurre il fenomeno dell'illegalità sulle reti internet. Simili azioni sono in corso di valutazioni di UK, Nuova Zelanda e Malesia. Anche l'Europa sta rivedendo le proprie norme in materia di tutela del diritto d'autore e questo non può che costituire un elemento di ottimismo".

Da rilevare che il livello di dibattito sulla questione pirateria è basso: com'è risaputo si preferisce snocciolare i numeri della vergogna (Italiani amanti della pirateria: quasi uno su tre) più che affrontare temi più delicati come il "valore" profondo (ma anche l'eventuale mutazione nel tempo) del diritto di copyright.