Loewe in amministrazione controllata: butta male

Loewe è da 3 anni che non macina profitti.

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a cura di Dario D'Elia

Loewe, lo storico marchio tedesco di televisori, ha avviato la procedura per l'amministrazione controllata consegnando gli ultimi bilanci ai revisori. Con l'aiuto dei partner strategici come Sharp (che ne detiene il 29%) e gli investitori cercherà di rimettere a posto i conti e procedere con la ristrutturazione. Le azioni comunque hanno dimezzato il loro valore nell'ultimo anno, e oggi sono crollate di un ulteriore 25%.

Loewe di fatto ha perso la battaglia contro gli agguerriti produttori sudcoreani proponendo televisioni di design, in alcuni casi con elettroniche di qualità, ma comunque contraddistinti da prezzi di listino altissimi. Considerando anche sistemi di altoparlanti e impianti HT le vendite sono passate da 374 milioni di dollari del 2008 a circa 250 milioni del 2012.

Loewe

"Loewe è interamente dipendente dal mercato europeo, dove la domanda di TV è molto debole", ha commentato Anne Gronski, analista di Matelan Research. "Avrebbero dovuto fare outsourcing prima per compensare il drastico calo dei prezzi delle TV".

Sebbene nel tempo si sia speculato su un eventuale interesse di Apple, non si è mai giunti a qualcosa di concreto. Oggi è un'azienda che non va in profitto da tre anni e fondamentalmente ha bisogno di un colpo di coda per rimettersi in piedi. C'è tutto da rifare: linee prodotto, strategia commerciale, politica dei listini e distribuzione.

La giapponese Sharp potrà essere d'aiuto ma da tempo anche lei soffre la concorrenza: nell'ultimo anno fiscale ha perso circa 5,4 miliardi di dollari. L'unica possibilità pare essere quella tracciata con Samsung, ovvero assicurarsi commesse LCD certe per i prossimi anni.