L'operazione La7 e Ti Media potrebbe costare 450 milioni

Gli advisor Mediobanca e Citigroup hanno ricevuto tre offerte non vincolanti da 3 Italia, Discovery Channel e il fondo Clessidra per Ti Media. Pare che Clessidra abbia proposto 300 milioni cash e 150 milioni come debito a carico della società.

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a cura di Dario D'Elia

3 Italia, Discovery Channel e il fondo Clessidra sono i primi candidati ufficiali all'acquisto di La7 e Telecom Italia Media. Ieri sono giunte agli advisor Mediobanca e Citigroup le offerte non vincolanti. Si tratta di manifestazioni di interesse che comunque non escludono la possibilità che ne arrivino altre, magari in una fase successiva. Mediaset e Sky si sono comunque ufficialmente già tirate fuori.

La7

Al momento, secondo indiscrezioni, pare essere in pole position Clessidra che avrebbe proposto per l'intero asset 450 milioni di euro - 300 milioni cash e 150 milioni come debito a carico della società. Niente male se si considera che i dati di Borsa indicherebbero un valore prossimo ai 270 milioni; fermo restando che i debiti sono di 220 milioni di euro. Le previsioni Telecom per La7 sono poi piuttosto ottimistiche: la raccolta pubblicitaria nel 2013 dovrebbe crescere del 19% mentre i ricavi dovrebbero raggiungere quota 190 milioni.

3 Italia invece sarebbe interessata sopratutto ai multiplex per una riconversione mobile, anche se non si escludono alleanze per i canali TV. Infine Discovery Channel è l'unico che potrebbe realmente gestire in autonomia l'intera operazione, considerate le risorse a disposizione.

Cairo Communication, che di fatto è il concessionario pubblicitario di La7, pare essere ancora in lizza ma forse più per salvaguardare il proprio contratto. Rtl (gruppo Bertelsmann) e Abertis restano alla finestra per i multiplex. Non resta che attendere il consiglio di amministrazione Telecom di giovedì per sapere chi sarà ammesso alla fase successiva, ovvero la consegna dei dati finanziari approfonditi. In ogni caso gli esperti del settore sostengono che si entrerà nel vivo solo con le "offerte vincolanti".