Microsoft ancora nei guai per concorrenza sleale

Microsoft potrebbe affrontare un'indagine antitrust da parte dell'UE a causa di una denuncia di Slack riguardante l'inclusione di Teams in Office 365. I tentativi di risolvere la questione con la Commissione sembrano essere falliti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Microsoft potrebbe finire (di nuovo) sotto indagine da parte dell’antitrust dell'Unione Europea, la stessa che qualche anno multò il colosso del software per la cifra record di 2,2 miliardi di euro.

Microsoft si è trovata nel mirino dell'UE dopo una denuncia da parte di Slack, un’app di messaggistica istantanea per le aziende, appartenente Salesforce. La denuncia risale al 2020 e riguarda l’inclusione di Teams in Office 365.

Come in passato, la tesi dell’accusa è che Microsoft avrebbe abusato della sua posizione dominante, con Office e con Windows, per imporre un altro suo prodotto a scapito della concorrenza, in modo illecito.

Microsoft ha provato a risolvere la questione con la Commissione, per evitare un’indagine. Ma pare che tali colloqui siano falliti e l’indagine sia ormai inevitabile. Le misure a compensazione, come la pubblicazione di una versione di Office senza Teams, non sembrano aver avuto alcun effetto.

La Commissione, secondo quanto riporta Reuters, vorrebbe un taglio di prezzo più incisivo, che rendesse Office senza Teams un’opzione veramente appetibile per il pubblico.

L'azienda, che rischia un'ammenda fino al 10% del suo fatturato globale se dovesse essere trovata in violazione delle norme antitrust dell'UE, ha ancora la possibilità di proporre soluzioni alternative all’avvio di un’indagine.