Microsoft SkyDrive viola il marchio di Sky in Europa

Sky vince la sfida con Microsoft per il marchio dei servizi cloud.

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a cura di Dario D'Elia

La TV satellitare BSkyB (Sky in Italia) ha vinto la causa intentata nei confronti di Microsoft per il marchio SkyDrive. L'Alta Corte di Giustizia del Regno Unito ha riconosciuto al colosso televisivo tutti i diritti sul cosiddetto "trademark" Sky. Per questo motivo Microsoft sarà costretta a proporre al giudice Sarah Asplin qualche soluzione per risolvere la querelle. Di solito si giunge a una compensazione per la parte lesa e alla cessazione dell'uso del marchio incriminato. In ogni caso i servizi cloud dell'azienda di Redmond potrebbero rischiare di dover cambiare nome in Europa.

E dire che nel giugno 2011, quando tutto è iniziato, sembrava una causa un po' bizzarra. Si parlava della violazione di due marchi registrati sia presso la UE che il Regno Unito in riferimento al termine "Sky". Microsoft si è sempre difesa sostenendo che è impossibile confondere i servizi cloud di SkyDrive con quelli TV, mobile e online di BSkyB.

Sky e SkyDrive su Xbox

Nella sentenza vi sono tutti i riferimenti a casistiche passate, però effettivamente dando un'occhiata ad esempio alle applicazioni per Xbox 360 si nota come sia davvero possibile confondere i servizi in alcuni contesti. La questione di fondo è che sebbene Sky e SkyDrive siano prodotti diversi, nel mondo delle app e dei servizi online potrebbero ritrovarsi l'uno a pestare i piedi dell'altro.

"Questo caso riguarda solo il nome di SkyDrive e non ha niente a che fare con la disponibilità del servizio o innovazioni future", ha ribadito un portavoce di Microsoft. "La decisione è un solo passo del processo legale e Microsoft ha intenzione di appellarsi".

"Sky è soddisfatta del giudizio espresso dal giudice Asplin. Consideriamo qualsiasi uso non autorizzato del nome di Sky come una chiara violazione del nostro marchio. Rimaniamo vigili nel proteggere il marchio Sky e continueremo a prendere le misure appropriate contro le aziende che cercano di usare i nostri marchi senza consenso", ha replicato il portavoce di Sky.

Forse sarà una questione di marchio ma i timori di Sky sono giustificati: un servizio cloud potenzialmente può essere abbinato a piattaforme di contenuti audio e video. Oggi il colosso inglese deve il suo successo al satellite, ma domani la battaglia sarà completamente online. Meglio disporre di un marchio libero da fraintendimenti.