Miliardi di contenuti e app cancellati da Google, ecco cosa sta succedendo

Sembra che Google stia intraprendendo azioni senza precedenti contro miliardi di inserzioni non conformi con i diritti di Copyright.

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a cura di Giulia Serena

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Nel primo semestre del 2023, YouTube ha dichiarato di aver processato 980 milioni di rivendicazioni di Content ID, registrando un aumento del 25% rispetto all'anno precedente. Considerando questa tendenza in crescita, è probabile che presto ci saranno un miliardo di rivendicazioni di copyright Content ID ogni sei mesi, che equivale a oltre due miliardi di rivendicazioni ogni anno.

Per mettere in prospettiva queste cifre, se consideriamo che attualmente il mondo conta circa cinque miliardi di utenti internet, ciò significa che il 20% dell'intera popolazione internet riceverebbe due segnalazioni di copyright per persona ogni 12 mesi.

Inoltre, sembra che Google stia intraprendendo azioni senza precedenti contro miliardi di inserzioni sulla sua piattaforma Google Shopping e vari contenuti non conformi su Google Play.

Molte, se non tutte, le segnalazioni citano violazioni dei termini di servizio commesse dagli inserzionisti. Le spiegazioni variano considerevolmente:

  • È stato identificato un problema con i criteri utilizzati nei tuoi annunci
  • Uno o più dei tuoi prodotti hanno immagini con testo promozionale o ostacoli
  • Google ha identificato che alcuni dei tuoi prodotti contengono contenuti orientati agli adulti
  • Alcuni dei tuoi prodotti hanno immagini generiche. Usa immagini che mostrino chiaramente il prodotto

Quando si filtrano i problemi legati alla proprietà intellettuale, oltre 2.800 segnalazioni indicano la rimozione di app da Google Play, molte delle quali elencano 'Copyright' come 'base legale invocata'.

Sebbene comuni con molte altre, le segnalazioni indicano che le app sono state rimosse da Google Play in risposta a una "Segnalazione presentata conformemente all'articolo 16 del DSA", che in termini generali disciplina un meccanismo di rimozione simile al DMCA, ma applicabile a una gamma più ampia di contenuti.

Quando Google e altre piattaforme online principali, come TikTok, Facebook, Twitter, Instagram e altre ancora, limitano o rimuovono i contenuti in risposta a una segnalazione di rimozione ai sensi dell'articolo 16, devono fornire dettagli completi ai destinatari ai sensi dell'articolo 17.

Secondo l'articolo 24 (5), queste cosiddette "dichiarazioni di motivazioni" devono essere inviate anche alla Commissione Europea. Le informazioni richieste includono la base legale della denuncia, la base legale per la rimozione del contenuto e una serie di altri dettagli, tra cui una sintesi delle considerazioni che hanno portato alla rimozione.

Per garantire uniformità, gli autori utilizzano un'API per presentare le "dichiarazioni di motivazioni" (SOR) nel formato standardizzato sotto riportato.