Mirage Table teletrasporta sul ponte ologrammi di Star Trek

Si chiama Mirage Table l'ultimo esperimento a cui sta lavorando Microsoft per espandere il concetto di telepresenza con un tavolo olografico che consente di interagire con oggetti 3D virtuali. La tecnologia si basa su Kinect e richiede l'uso di un proiettore, occhialini 3D e poco altro.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Microsoft Research sta lavorando a Mirage Table, un progetto di telepresenza olografica che consente a due persone di interagire a distanza come se fossero sedute una di fronte all'altra, manipolando oggetti virtuali comuni. L'azienda di Redmond ha mostrato il funzionamento di Mirage Table a margine della conferenza Computer-Human Interaction a Austin. 

Il sistema si basa su un proiettore 3D montato sul soffitto davanti al tavolo virtuale, che ha una superficie curva in plastica bianca ed è sovrastato da un Kinect, che registra l'immagine della persona seduta al tavolo e traccia il movimento dei suoi occhi per fare sì che le immagini visualizzate sul tavolo abbiano la prospettiva corretta. 

Microsoft Mirage Table

Gli interlocutori devono indossare gli occhialini per vedere chiaramente davanti a sé l'utente e degli oggetti 3D con cui devono interagire in remoto. Nella parte verticale del tavolo si vedrà l'altra persona, mentre la parte piana è dedicata alla manipolazione degli oggetti.

Per la dimostrazione Microsoft ha scelto il proiettore Acer H5360 da 2500 ANSI lumen, con rapporto di contrasto 3200:1 e risoluzione di 1280 x 720 pixel. Ovviamente a ciascuna postazione deve essere collegato un computer deputato all'elaborazione delle immagini, e connesso via rete all'altra postazione di lavoro virtuale.

Gli ingegneri di Microsoft Research hanno precisato che "siamo ancora molto lontani dalla realizzazione di una versione funzionante del ponte ologrammi di Star Trek, ma MirageTable mostra di avere le potenzialità per simulare scenari del genere".

Per ora Mirage Table è visto come un'evoluzione interessante degli attuali sistemi di videoconferenza, con la differenza non trascurabile che "l'utente può manipolare un oggetto virtuale, spostarlo, o farlo interagire con altri oggetti" come nell'esempio del video, con il Domino o il bowling. "Gli oggetti virtuali partecipano alla simulazione fisica" e l'aspetto più interessante dell'esperimento è che "i due utenti non condividono solo l'immagine 3D di sé stessi, ma anche lo spazio del tavolo di fronte a loro".

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I ricercatori hanno però dovuto ammettere che il progetto è lungi dall'essere perfetto. Allo stato attuale il Kinect cattura solo il viso, lasciando lacune e texture imperfette per il resto dell'interlocutore. Per uscire dall'impasse potrebbe essere necessario l'uso di altre telecamere. Inoltre gli utenti possono raccogliere o prendere oggetti solo dal tavolo, non possono simulare un "passaggio di mano".

Insomma, ci si deve lavorare ancora, ma prima o poi potremmo ritrovare questa idea applicata in qualche tecnologia futura, perché i possibili impieghi sono davvero molti. Voi cosa realizzereste?