La scelta della semplicità

La scelta della semplicità

Ridurre le dimensioni di una reflex significa necessariamente sacrificare alcune caratteristiche tipiche dei modelli professionali, generosi di comandi e schermi che servono ad avere sempre tutto sotto controllo. La D40 abbandona quindi la doppia levetta di comandi e il doppio schermo, a favore di una sola levetta di regolazione e di un unico grande schermo posteriore in alta definizione, ma questo, visto il pubblico a cui è destinata, non è certo un problema. La D40 segna anche un punto di rottura nella politica di compatibilità perseguita finora da Nikon, infatti non è possibile fare una messa a fuoco automatica con gli obiettivi a comando meccanico. Per fare questo bisogna necessariamente utilizzare un obiettivo a motore integrato (AF-S) perché sono stati eliminati sia il motorino integrato nel corpo macchina sia la camma dei comandi. Ovviamente si possono anche usare gli obiettivi AF e AF-D ma solo con la messa a fuoco manuale. Tenendo conto di questa scelta fatta da Nikon, la D40 potrà interessare più chi arriva dal mondo delle digitali compatte, piuttosto chi possiede già una reflex Nikon. In effetti gli obiettivi AF-S sono stati finora prerogativa dei modelli top di gamma piuttosto che dei modelli destinati agli amatori potenzialmente interessati alla D40, ma anche la messa a fuoco manuale degli obiettivi AF-D rischia di irritare gli esperti, non sempre inclini a fare tutte le regolazioni da soli.