Noi li buttiamo e loro fanno i milioni, 85mila dollari al giorno dall'e-waste

Alcune startup ricavano fino a $85.000 al giorno riciclando oro e rame dai componenti elettronici gettati via. Le iniziative di "miniera d'oro" dell'e-waste si stanno espandendo.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

I materiali all'interno di vecchie TV, laptop, desktop e altri dispositivi elettronici contengono metalli preziosi come oro e rame. Recuperarli non è semplice e i costi sono alti, ma alcune stanno sfruttando questo potenziale inesplorato, guadagnando fino a $85.000 al giorno. Considerata la situazione, sembra probabile che vedremo molte più iniziative del genere nei prossimi anni, visto che ci sono circa $55-$60 miliardi di metalli preziosi all'interno di componenti elettronici abbandonati. 

E forse, per una volta, i vantaggi potrebbero essere non solo economici: i rifiuti elettronici (e-waste) infatti sono un problema ambientale molto serio, con enormi discariche, in diversi luoghi del mondo, che rilasciano sostanze tossiche. In alcune aree del mondo si è iniziato a fare qualche sforzo per riciclare il più possibile, ma in linea di massima l’impressione è che sia sempre troppo poco. Siamo a circa il 40% in Europa, ed è il valore migliore al mondo. 

L’incubo ambientale degli e-waste sembra destinato ad aggravarsi notevolmente nei prossimi dieci anni a causa della nostra insaziabile voglia di nuovi telefoni, laptop, PC da gioco, TV e tutto ciò che richiede elettricità per funzionare.

Se però si diffonde l’idea che questi rifiuti siano letteralmente una miniera di metalli preziosi, oro e rame in particolare, allora potremo vedere un impegno molto più serio nelle attività di recupero. Succede qualcosa di simile in Italia, dove si è sviluppata una fiorente industria per il riciclaggio di carta e plastica, con l’effetto che il nostro paese raccoglie una maggior quantità di rifiuti differenziati.

Secondo le fonti, a livello mondiale, ci sono circa $55-$60 miliardi di metalli preziosi all'interno di rifiuti elettronici in attesa di essere raccolti. Business Insider ha seguito diversi riciclatori e una piccola startup a Sydney, in Australia, per vedere quanto reddito possono generare queste entità più piccole dal riciclo dell'e-waste. 

Ha scoperto che i riciclatori singoli non possono ancora fare un reddito a tempo pieno dall'e-waste, ma i riciclatori che lavorano in organizzazioni più grandi, specialmente organizzazioni/startup con accesso a macchinari pesanti, possono generare profitti molto alti.

Singoli e piccole imprese quindi si occupano della sola raccolta, e poi vendono i rifiuti elettronici a una società più grande che si occupa di estrarre i metalli. L’operazione richiede grandi investimenti in macchinari e procedure specifiche, ma chiaramente ne vale la pena considerato il ritorno economico. Mint Innovation, una di queste aziende, arriva fino a $85.000 al giorno, circa $30 milioni l’anno.

Il report tuttavia non approfondisce l’impatto ambientale di queste operazioni, che in genere richiedono l’uso di sostanze tossiche, e possono a loro volta produrre scarti non riciclabili. S

Sarebbe sempre opportuno tenere in considerazione anche il green premium, andando a includere i costi ambientali nel calcolo, ed eventualmente applicandoli a queste attività in forma di tassazione. Altrimenti stiamo solo passando da una forma di inquinamento a un’altra, aiutando qualcuno ad arricchirsi nel passaggio. Non sembra una grande idea, a lungo termine.

Immagine di copertina: aicandy