Nokia ha due anni di autonomia in standby

Nokia potrebbe restare senza liquidità in due anni, o anche prima: è l'opinione di alcuni banchieri ed esperti di investimento interpellati dall'agenzia Reuters. A pesare sull'azienda finlandese i prestiti obbligazionari in scadenza e il ritardo con cui sono stati annunciati i Lumia.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Nokia potrebbe ritrovarsi presto senza soldi, nonostante il discreto successo delle vendite dei Lumia 900 negli Stati Uniti e il buon avvio in Cina. Un sondaggio condotto dall'autorevole agenzia Reuters presso 30 banche d'affari e intermediari rivela infatti che le risorse finanziarie del produttore finlandese potrebbero esaurirsi nel giro di poco tempo e che ci sia il rischio di bancarotta.

Nokia potrebbe restare senza soldi in un paio d'anni

L'analisi finanziaria della Reuters parte dal residuo di cassa dichiarato nell'ultima trimestrale, che è di 4,872 miliardi di euro: un confronto rispetto allo stesso parametro nelle relazioni finanziarie precedenti svela che negli ultimi cinque trimestri l'azienda ha registrato una riduzione della cassa di 2,1 miliardi di euro. Gli esperti più ottimisti hanno dichiarato di aspettarsi nei prossimi nove mesi un'ulteriore accelerazione dell'emorragia di cassa, che potrebbe ridurre le riserve di altri 2 miliardi di dollari nel giro di due anni.

I pessimisti invece sono convinti che le perdite saranno doppie e che i 4,9 miliardi di euro in cassa andranno in fumo l'anno prossimo. In questo calcolo si tiene conto del fatto che due delle prime tre agenzie di rating al mondo (Moody's e Standard & Poor's) hanno bollato il credito di Nokia come "Junk", spazzatura. A peggiorare la situazione sono i prestiti obbligazionari sottoscritti da Nokia: uno del valore di 1,25 miliardi di euro al 5,5% in scadenza nel 2014 e uno da 500 milioni di euro al 6,75 percento a cui sarà legata fino al 2019.

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Il portavoce di Nokia James Etheridge ha sottolineato alla Reuters che la società è vicina alla svolta, perché "sta attuando un piano decisivo per preparare l'azienda alla crescita futura e al successo. L'obiettivo principale di queste azioni è appunto la riduzione dei costi, il miglioramento della situazione di cassa e il mantenimento di una solida posizione finanziaria". 

Il problema è che l'attesa di un anno e due mesi per l'annuncio dei Lumia con Windows Phone è stata troppo, e ora potrebbe essere troppo tardi anche se i prodotti sono buoni. Sulle chance di sopravvivenza dell'azienda finlandese si è espresso un banchiere che ha chiesto alla Reuters l'anonimato: "ci sono possibilità che Nokia riesca a recuperare, ma sarà dura. Il mercato degli investimenti nei settori tecnologico e media (TMT, Technology, Media, Telecommunications) si muove velocemente, e anche un passo falso può costare il futuro all'azienda".

Nancy Utterback di Aviva Investors ha calcato ancora di più la mano spiegando che "I Lumia sono un tentativo di recuperare il ritardo, ma sono semplicemente troppo poco e troppo tardi. [...] Non escluderei la possibilità che Nokia venga ulteriormente declassata. L'azienda è in una spirale negativa che sarà difficile da invertire".

Anche gli analisti di Societe Generale hanno declassato le azioni di Nokia, che venerdì hanno raggiunto la quotazione più bassa negli ultimi 16 anni. Ora l'indicazione è "vendere", con l'avviso agli investitori che le perdite di esercizio e i costi di ristrutturazione potrebbero accelerare un calo delle vendite "tale da far bruciare buona parte del residuo di cassa e mettendo in discussione la sopravvivenza stessa di Nokia", come ha spiegato Andy Perkins di SocGen.

La sede di Nokia di New York: appena venduta

Gli ottimisti puntano su un acquisto o una partecipazione da parte di Microsoft, che potrebbe fare la parte del "cavaliere bianco" salvando il partner in affari dalla bancarotta. Un'ipotesi senz'altro possibile, ma non degna di un marchio glorioso della telefonia qual è stato Nokia, che nel 2007 aveva in cassa 10 miliardi di euro.

Nel coro non mancano i più ottimisti: Jens Vanbrabant di European Credit Management ha dichiarato che "il gruppo sembra avere sufficiente liquidità, anche nel caso di trimestri ragionevolmente onerosi".

Intanto arriva una notizia che alla luce dell'analisi della Reuters non è confortante: Nokia ha venduto il suo quartier generale di New York per 12 milioni di dollari, dopo averlo comprato sei anni fa per 30 milioni di dollari.