Nokia stacca Symbian dalle macchine: la community resiste

Nokia ha fermato ufficialmente lo sviluppo di Symbian, che in futuro potrà ricevere solo aggiornamenti correttivi. Gli sviluppatori più appassionati intanto si scagliano contro la pirateria, come se fosse la causa principale del declino.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Lo sviluppo di Symbian è ufficialmente concluso, e il sistema operativo per smartphone è ora in modalità "manutenzione". Significa che gli aggiornamenti futuri serviranno a correggere eventuali problemi e ad aggiornare la sicurezza, ma non saranno più introdotte novità da parte di Nokia.

La notizia è condensata nella risposta della casa finlandse a uno sviluppatore (vedi immagine) e contrasta con le informazioni precedenti, secondo cui lo sviluppo di Symbian sarebbe andato avanti almeno fino al 2016, mentre le vendite di smartphone con questo SO sono destinate a interrompersi ufficialmente nel 2014. Forse però le precedenti dichiarazioni di Stephen Elop (AD, Nokia) erano semplicemente state fraintese. Non è comunque una sorpresa, visto che la gestione di Symbian è nelle mani di Accenture da ormai più di un anno.

Il messaggio di Nokia agli sviluppatori

L'abbandono da parte di Nokia tuttavia non è l'unico problema che si trova ad affrontare questo sistema operativo. La comunità degli sviluppatori infatti punta il dito contro la pirateria, vista come una piaga che impedisce la creazione di applicazioni indipendenti che potrebbero mantenere vivo un certo interesse verso la piattaforma.

I file delle applicazioni infatti si trovano regolarmente su siti noti come warez, dove si ringrazia chi li pubblica, e non c'è traccia di riferimenti allo sviluppatore originale. "Tutti gli sviluppatori di giochi e applicazioni più importanti hanno abbandonato lo sviluppo per Symbian a causa dei siti warez" si legge su symbian-developers.net, in un testo che lascia trasparire con disarmante chiarezza le emozioni di chi ancora ama Symbian.

E allora gli sviluppatori di questa comunità si danno una missione: "abbatteremo tutti i siti che ospitano o pubblicano contenuti del nostro gruppo di sviluppatori. Se non potete permettervi un'applicazione, allora non usatela". Un attacco lancia in resta degno di Don Quijote de la Mancha.

Symbian, una grande famiglia

È la triste e drammatica chiusura di un ciclo, la morte del cigno; ma sarebbe ingenuo pensare che sia stata la pirateria ad affondare Symbian, che fino a pochi anni fa era il sistema operativo mobile per eccellenza. Sono stati l'iPhone prima e Android dopo, insieme a una certa ottusità da parte di Nokia - che ha tardato troppo nel rendersi conto che c'era bisogno di un cambiamento profondo. E quando l'azienda finlandese ha deciso d'investire su un altro sistema operativo, Windows Phone 8, si sono chiuse le danze.

Perché se gli unici responsabili fossero i pirati allora anche Android sarebbe condannato, visto che il problema esiste anche per questo SO (La pirateria su Android taglia le gambe ai videogiochi e Android è un fallimento per gli affari, dice uno sviluppatore). Per gli sviluppatori la piattaforma di Google in effetti non è redditizia quanto iOS, ed Apple riesce a muovere molto più denaro, ma nessuno può onestamente affermare che Android corra un qualche pericolo immediato, nonostante sia piuttosto semplice installare applicazioni illegali. La pirateria ha ucciso Symbian così come ha abbattuto il cinema e la musica.