Non è vero che gli studenti copiano di più con ChatGPT

Un recente studio condotto dai ricercatori della Stanford University ha gettato nuova luce sull'impatto dell'introduzione di ChatGPT nelle scuole.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Un recente studio condotto dai ricercatori della Stanford University ha gettato nuova luce sull'impatto dell'introduzione di ChatGPT nell'ambito scolastico. Nonostante le preoccupazioni iniziali sul possibile aumento degli imbrogli tra gli studenti, i risultati di questa indagine, condotta in 40 scuole superiori negli Stati Uniti, suggeriscono che l'utilizzo di questa tecnologia non abbia avuto un'impatto statisticamente significativo sul tasso di imbrogli.

L'arrivo di ChatGPT, sviluppato da OpenAI e noto per la sua abilità di generare rapidamente risposte e saggi convincenti, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sua potenziale influenza sull'etica scolastica.

Tuttavia, l'indagine condotta ha rivelato che la percentuale di studenti che hanno imbrogliato è rimasta sostanzialmente invariata, oscillando tra il 60% e il 70% (che è comunque un numero impressionante), anche dopo l'avvento di ChatGPT.

Nonostante la sua crescente popolarità tra gli studenti, solamente il 19% degli adolescenti ha utilizzato la piattaforma per realizzare i compiti scolastici, e solo due terzi del totale dei soggetti, conoscono l'esistenza di ChatGPT.

I risultati indicano che gli studenti vedono l'IA come un supporto agli studi, preferendola come strumento per generare nuove idee o concetti, piuttosto che come strumento per aggirare i compiti o risparmiare tempo.

Le ragioni principali che spingono gli studenti a imbrogliare includono difficoltà nel comprendere i materiali, carenza di tempo per completare i compiti e la pressione per ottenere risultati positivi.

Tuttavia, i ricercatori suggeriscono che tali risultati potrebbero evolversi nel tempo, in netta risposta all'evoluzione del contesto scolastico, della vita quotidiana e degli strumenti che influenzeranno la quotidianità.

Gli educatori, secondo gli esperti, dovrebbero coinvolgere attivamente gli studenti nelle discussioni riguardo all'uso dell'IA e all'etica nell'ambito scolastico.

Questo approccio può rivelarsi cruciale mentre l'IA diventa sempre di più una parte integrante dell'educazione, permettendo di comprendere meglio le opinioni degli studenti e garantendo un uso responsabile di questa tecnologia in ambito educativo.