Panasonic annuncia oggi, un po' a sorpresa, la nuova LUMIX G6, che succede alla G5 ad appena sei mesi di distanza dal lancio di quest'ultima. I due modelli hanno comprensibilmente molto in comune, a cominciare dal sensore Live MOS da 16 MPixel che è rimasto invariato rispetto al precedente modello.
Scendendo nel dettaglio, non mancano comunque alcuni aggiornamenti significativi. Il primo di questi riguarda il processore d'immagine, di nuova generazione e ovviamente più potente, che consente di espandere di uno stop la gamma di sensibilità: dai 12.800 ISO nativi senza possibilità di estensione della G5 ai 12.800 ISO nativi con possibilità di arrivare a 25.600 ISO in estensione della G6. La maggior potenza di calcolo ha consentito anche di aumentare la cadenza di scatto di 1 fps - siamo ora a 7 - e di ridurre leggermente il tempo di accensione.
Un significativo miglioramento ha riguardato anche i sistemi esposimetrici e di messa a fuoco. Il primo utilizza ora 1.728 zone contro le 144 del precedente, il che dovrebbe garantire esposizioni più accurate, mentre il sistema autofocus ha guadagnato ben 3 EV di sensibilità in bassa luce, e vanta ora un range da -3EV a 18 EV a 100 ISO, davvero notevole. Su questo fronte, siamo sullo stesso piano delle migliori e più recenti reflex full-frame, e per quanto ci riguarda è questo l'aggiornamento più significativo del nuovo modello.
Il corpo macchina è ora più ricco di controlli, e adotta un nuovo display orientabile da 3 pollici e 1.036 Milioni di punti (720x480 pixel di risoluzione) e un nuovo mirino elettronico, che mantiene la stessa risoluzione di 1.440 Milioni di punti del precedente ma è ora di tipo OLED. Ancora nessun dettaglio, purtroppo, su prezzi e reale disponibilità sul mercato del nuovo modello.
Contestualmente, è stato presentato anche il nuovo obiettivo LUMIX G VARIO 14-140mm / F3.5-5.6 ASPH con POWER O.I.S., un obiettivo tuttofare (equivale a un 28-280mm nel formato 35mm) da utilizzare come unica ottica per viaggiare leggeri.