La sentenza della Corte di appello di Roma

Avete acquistato incautamente un PC rubato? Il software può inchiodarvi.

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a cura di Tom's Hardware

La sentenza della Corte di appello di Roma

Con sentenza del 27 maggio 2010, la Corte di appello di Roma ha ribadito la correttezza della sentenza del Tribunale Monocratico di Latina, resa il 15.06.2005, con cui l'imputato era stato dichiarato colpevole del reato di ricettazione e condannato alla pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione, nonché al pagamento di euro 2.000 di multa e delle spese processuali.

Un imputato è stato dichiarato colpevole di ricettazione e condannato a 2 anni e 3 mesi di reclusione

Il fatto

Alcune aziende aventi sede nel Lazio erano state vittime di furti: dai loro uffici erano stati infatti trafugati alcuni personal computer. Le parti lese avevano fornito agli inquirenti una descrizione dei beni rubati, nonché dei software installati sui computer.

Una coppia di ladri professionisti in azione

L'accusa

L'imputato è stato accusato del delitto di ricettazione poiché (riportiamo testualmente) "al fine di procurarsi un profitto, consapevole dell'illecita provenienza, acquistava o comunque riceveva un p.c. case minitower marca Acer 50x di proprietà di X, un video per p.c. marca Sony multiscan G220, un p.c. case minitower marca HP e un p.c. case minitower marca Pavillon di proprietà di Y e due p.c. case minitower marca Apple Power Mac di proprietà di X materiale denunciato rubato dai rispettivi proprietari [omissis]".