Pirata su Wi-Fi gratuito, la responsabilità è sempre tua!

La Corte di Giustizia UE ha confermato che gli esercenti che offrono Wi-Fi gratuito non sono responsabili delle violazioni di diritto d'autore dei clienti.

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a cura di Dario D'Elia

Gli esercenti che offrono servizi Wi-Fi gratuiti non sono responsabili delle eventuali violazioni di diritto d'autore commesse dai propri clienti o utenti in genere. L'ha stabilito la Corte di Giustizia UE intervenendo su una querelle legale tra un commerciante di Monaco di Baviera e Sony Music.Il 4 settembre 2010 il sig. Mc Fadden ha modificato il nome della propria rete Wi-Fi gratuita da "mcfadden.de" a "freiheitstattangst.de" per festeggiare una manifestazione in favore della tutela dei dati personali e contro la sorveglianza statale eccessiva.

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Lo stesso giorno un utente (sconosciuto) che si è connesso ha condiviso una traccia musicale Sony senza averne diritto. Il 29 ottobre 2010 la nota casa discografica "ha intimato al sig. Mc Fadden di rispettare i suoi diritti su detto fonogramma".

In seguito a questa diffida, il commerciante ha proposto dinanzi al giudice del rinvio un'azione di accertamento negativo. La sentenza alla fine ha accolto le richieste di Sony Music. Mc Fadden è stato costretto ad appellarsi e in questa sede i giudici hanno deciso di rivolgersi alla Corte di Giustizia UE.

"Il titolare di diritti d'autore non può chiedere a un prestatore (di Wi-Fi) un risarcimento per il motivo che tale rete è stata utilizzata da terzi in violazione dei suoi diritti", si legge nella nota della Corte UE. "Tuttavia un'autorità o un organo giurisdizionale nazionale puà imporre al commerciante di proteggere la propria rete mediante password allo scopo di porre termine a queste violazioni o prevenirle".