Recensione iRobot Roomba i7+: mappa la casa e svuota da solo il serbatoio, ma a che prezzo!

iRobot Roomba i7 è il primo aspirapolvere robot dell’azienda in grado di mappare l’area da pulire, gestire le varie stanze e svuotare automaticamente il serbatoio dopo ogni pulizia.

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a cura di Vittorio Pipia

iRobot Roomba i7 è l’ultimo arrivato della vasta famiglia di aspirapolvere robot dell’azienda statunitense e inaugura una nuova serie che porta alcune novità attese da un gran numero di utenti. Arrivano infatti non solo la mappatura intelligente della casa, senza più la necessità di dover usare i muri virtuali e potendo scegliere di volta in volta quale stanza pulire, ma soprattutto lo svuotamento automatico del serbatoio.

Ciò è possibile grazie a una nuova base, piuttosto ingombrante c’è da dirlo, che integra un condotto di aspirazione che permette di svuotare il serbatoio dell’aspirapolvere robot quando questo torna sulla base a caricarsi dopo una pulizia. I vantaggi sono molteplici, in quanto l’intervento dell’utente è così ridotto al minimo, con conseguente maggiore soddisfazione di uso e migliore igiene. Lo abbiamo provato per diversi giorni e siamo adesso pronti a raccontarvi come va nella nostra recensione.

Materiali e design

Il nuovo Roomba i7 riprende in parte le forme già viste nel Roomba e5154, annunciato a IFA, integrando però la stessa videocamera e la tecnologia iAdapt 2 Visual Localization già adottata anche sul top di gamma Roomba 981. L’i7+ è in effetti un successore del Roomba 981, con diverse novità lato software ma anche strutturali.

La parte superiore è in vetro e integra i pulsanti che consentono di attivare la pulizia spot, far partire il robot oppure rimandarlo alla base. Per la prima volta si tratta di comandi touch integrati nella scocca. Un passo avanti deciso e meno componenti a rischio rottura. Nella parte anteriore c’è la maniglia che consente un facile spostamento del robot e il sensore che gli permette di riconoscere il posizionamento della base, mentre più indietro si nota la videocamera integrata.

Nella parte frontale c’è il classico paraurti mentre in quella inferiore il numero di sensori è notevolmente maggiore rispetto al Roomba e5. Questo consente all’i7+ una migliore navigazione nonché la possibilità di mappare in maniera migliore l’area da pulire per un rilevamento più preciso. Le spazzole sono esattamente le stesse rispetto all’e5, con lo stesso sistema di sblocco che permette di sostituirle quando saranno completamente usurate. Anche il serbatoio è lo stesso, se non fosse per la presenza di uno sportellino in silicone, necessario per lo svuotamento automatico quando il robot si riaggancia alla base.

La base è imponente e da sola costituisce buona parte del packaging. È infatti alta 48 centimetri, larga 18,3 centimetri sulla parte centrale e profonda 39 centimetri. Prima di acquistarlo è bene valutare l’ingombro dunque, perché il volume occupato è considerevole, oltre a causare un impatto visivo che potrebbe, in alcuni casi, non essere gradito.

L’intera base è costruita in plastica, nella parte frontale c’è un LED bianco che ne indica lo stato di attività mentre nella parte superiore un coperchio svela l’alloggio per il sacchetto in cui verrà convogliato lo sporco raccolto dall'aspirapolvere robot. Una grande novità dunque, in quanto ciò evita qualsiasi contatto diretto con lo sporco, assicurando la massima igiene. iRobot assicura che per riempirlo è necessario un mese di utilizzo. Noi stiamo usando il dispositivo da circa una settimana ed effettivamente sembra ancora abbastanza vuoto.

All'interno della confezione vengono poi forniti il cavo di alimentazione, un muro virtuale con due batterie, un ulteriore sacchetto di raccolta e un secondo filtro per il serbatoio, dotazione dunque molto buona.

Applicazione

Se fino ad oggi l’applicazione iRobot, disponibile sia su App Store che su Play Store e compatibile con dispositivi iOS e Android, serviva solo per controllare da remoto il robot e verificarne l’usura delle componenti, adesso diventa parte integrante dell’esperienza d’uso, grazie alla possibilità di mappare il proprio appartamento.

La prima cosa da fare dopo aver installato l’applicazione sul proprio smartphone, sarà procedere alla configurazione. Piacevole verificare che il robot è compatibile con connettività Wi-Fi a 2,4 e 5GHz. Finita la configurazione iniziale, che richiede solo qualche minuto, si è pronti a usare il robot. Per avere una mappa utilizzabile del proprio appartamento, sono richiesti vari passaggi del robot, che possono variare a seconda dell’ampiezza di casa. Nel nostro caso sono stati sufficienti tre intervalli di pulizia per avere una mappa pronta e precisa. Una volta mappato l’appartamento ci viene richiesto di verificare la suddivisione delle stanze. In questo momento, ma anche successivamente, possiamo dunque andare suddividere le varie stanze o aree tramite apposite linee di demarcazione. Effettuato questo passaggio, potremo avviare il robot decidendo di volta in volta se pulire l’intero appartamento, una singola stanza oppure un insieme di stanze.

Processo che funziona molto bene e risulta efficace nella vita di tutti i giorni. Per esempio, è ovvio che una stanza come la cucina richiedere intervalli di pulizia più frequenti rispetto, per esempio alla camera da letto. Ovviamente non manca la possibilità di programmare il robot, di verificare lo stato di pulizia dei sensori e di usura delle spazzole, lo svuotamento del serbatoio e tanti altri parametri, come avviene in tutti gli altri aspirapolvere dell’azienda.

Come funziona la base?

È interessante approfondire il funzionamento della base di ricarica, uno degli inediti della nuova serie. Prima infatti la base serviva solo per la ricarica dell’aspirapolvere. La dock è composta da una colonna centrale e da una base in plastica, sulla quale il robot va ad adagiarsi completamente una volta finita la pulizia. Su questa base sono presenti non solo i contatti di ricarica, ma anche un piccolo foro che altro non è che l’ingresso del condotto che servirà ad aspirare lo sporco raccolto dall'aspirapolvere.

Quando si adagia sulla base, questa rileva la presenza del robot e fa partire il motore di aspirazione, molto potente, che a tutti gli effetti aspira lo sporco raccolto e lo conduce nel sacchetto posto nella parte superiore della colonna centrale.

Questo avviene dopo ogni ciclo di pulizia, oppure si può attivare direttamente dall'applicazione. Il rumore prodotto è molto elevato, raccomandiamo dunque, soprattutto per chi abita in appartamento, di usare l’aspirapolvere solo nelle ore diurne. L’aspirazione è però molto efficace. Verificando il serbatoio dell’aspirapolvere, non rimane un singolo granello di polvere al suo interno.

Come funziona l’aspirapolvere i7?

Decisamente bene. La prima cosa che colpisce rispetto ad altre alternative è la silenziosità. L’i7+ emette un lieve ronzio durante le operazioni di pulizia, il che lo rende utilizzabile anche mentre si è a casa, un vantaggio da non sottovalutare. Le due spazzole centrali, insieme al sistema di aspirazione, raccolgono e sollevano lo sporco, mentre la spazzola laterale, permette di convogliare granelli e particelle più grandi direttamente verso la parte inferiore del robot, rendendo più efficace la pulizia di spigoli e angoli.

La forma circolare rimane a nostro parere vantaggiosa in appartamenti non perfettamente regolari, o comunque in tutti quei casi in cui lo spazio è occupato da sedie, mobili di varia forma e dimensione. La navigazione può essere impostata su tre modalità:

  • Singola: l’aspirapolvere effettuerà un singolo passaggio di pulizia per stanza
  • Doppia: l’aspirapolvere effettuerà due passaggi di pulizia per stanza, allungando ovviamente il tempo di operatività
  • Automatico: a seconda della stanza l’aspirapolvere decide in automatico se effettuare un passaggio singolo o doppio.

La navigazione è coadiuvata dalla videocamera, che permette al robot di evitare di urtare gli oggetti più grandi e ingombranti, evitando così di rovinare i mobili. Qualche urto ci sarà comunque, soprattutto contro gambe di tavoli e sedie, nel caso siano molto sottili, ma nella maggior parte dei casi il robot si avvicinerà, rileverà l’ostacolo e cambierà direzione, aggirandolo e pulendo tutto intorno.

La pulizia non è casuale, come avviene invece nell’e5, ma segue uno schema ben preciso. L’i7+ infatti pulisce in maniera ordinata effettuando un percorso lineare per tutta la lunghezza della stanza da un estremo all'altro. Nel secondo passaggio effettua invece una pulizia a spirale, partendo dalla parte esterna e avvicinandosi poi al centro.

La pulizia è molto buona e non abbiamo rilevato presenza di sporco o detriti sul pavimento dopo il suo passaggio. Ha qualche difficoltà con i tappeti più sottili, come quelli che si utilizzano in bagno o in cucina, mentre con i tappeti più grandi bisogna solo fare attenzione alle frange, anche se si sono rilevate meno problematiche rispetto ad altre alternative.

Insomma, nulla di che lamentarsi, anzi, efficace e facile da usare, con un sistema di navigazione migliorato e perfezionato rispetto ad altri Roomba e con un’aspirazione potente pur mantenendo una buona silenziosità.

Quanto è smart? E l’autonomia?

iRobot è stata tra le prime aziende di aspirapolvere robot a permettere il controllo dei suoi prodotti connessi tramite gli assistenti vocali. Nello specifico, il Roomba i7 si può controllare sia da Alexa che da Google Assistant, con i dovuti ma. Partiamo con Google. In questo caso sarà sufficiente dire: “Ehy Google, fai partire Roomba i7 (o il nome con cui deciderete di chiamare il vostro robot)” affinché l’assistente vocale faccia partire la pulizia. Semplice ed efficace.

Nel caso di Alexa la Skill risulta, nel momento in cui scriviamo la recensione, quasi inutilizzabile. Alexa non è infatti in grado di capire la parola "Roomba" con la pronuncia corretta (rumba – n.d.r.), ma anche pronunciandolo all’italiana, il comando non viene eseguito. Finirete dunque col far partire il robot tramite lo smartphone, o tramite il pulsante apposito sulla parte superiore dello stesso. Una possibile soluzione è quella di dare al robot un nome semplice (es. Maggiordomo). Insomma, ancora una volta, sebbene Google sia più loquace, Alexa si rivela un po' restia a capire i comandi al primo colpo.

L’autonomia è invece molto buona. Si aggira sull’ora e 30 minuti circa e si rivela dunque più che sufficiente per pulire in maniera completa un appartamento di circa 100 metri quadrati. Nel caso di metrature superiore, il robot è in grado di analizzare l’intera superficie, andare a ricaricarsi e ricominciare a pulire da dove aveva terminato. Dunque, una gestione ottimale dell’autonomia, che soddisfa in pieno.

Verdetto

Sono due i principali ostacoli da superare per l’acquisto di questo robot aspirapolvere. Il primo è il prezzo: l'iRobot Roomba i7 si potrà acquistare o in versione senza base di pulizia, a 899 euro, oppure in kit con la base per lo svuotamento, a 1199 euro. Nell'ultimo caso si dovrà poi aggiungere il costo dei sacchetti da usare nella base di ricarica che sono disponibili in kit da 3 pezzi a 20 euro.

Prezzi dunque importanti che pongono questo aspirapolvere nella fascia più alta del mercato. A ciò si dovrà aggiungere l'eventuale ingombro della base, o meglio stazione, di ricarica.

È da valutare se nel vostro contesto abitativo si possa integrare, se ci sia lo spazio, se vi piace vedere questa torretta in plastica in un ambiente moderno o classico. Insomma, è una scelta molto soggettiva. iRobot Roomba i7 è un’aspirapolvere che rappresenta un punto di svolta per l’azienda. È il primo che permette di mappare l’area da pulire, gestire le varie stanze e il primo in assoluto che permette di dimenticarsi dello svuotamento del serbatoio. Insomma, un cambiamento importante e forse la prima innovazione vera del settore. Il Roomba i7, in entrambe le versioni con e senza base per lo svuotamento del serbatoio, sarà disponibile a partire da fine febbraio.

Se non dovete pulire uno spazio molto grande e volete ridurre gli ingombri, l'iRobot Roomba e5 è una valida alternativa.