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Robot aspirapolvere: come funziona davvero e quando conviene usarlo

È arrivato anche per voi il momento di acquistare un robot aspirapolvere? Scopriamo quali tecnologie impiegano e in quali situazioni utilizzarli in casa.

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Avatar di Dario De Vita

a cura di Dario De Vita

Editor

Pubblicato il 20/06/2025 alle 10:05

Negli ultimi anni, i robot aspirapolvere sono diventati tra gli elettrodomestici smart più amati. Grazie alla loro capacità di pulire (spesso aspirando e lavando) automaticamente i pavimenti, offrono un valido aiuto per la manutenzione quotidiana della casa. Ma come funziona davvero un robot aspirapolvere? E soprattutto, quando conviene usarlo rispetto alla classica pulizia manuale? In questa guida vi spieghiamo il funzionamento tecnico, i vantaggi, i limiti e i casi d’uso ideali per scegliere consapevolmente il modello più adatto alle vostre esigenze. 

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La storia del robot aspirapolvere

Prima di entrare nel dettaglio di come funziona un robot aspirapolvere, vogliamo farvi percorrere il cammino di questo elettrodomestico. Il concetto di robot per la pulizia domestica affonda le sue radici nella fantascienza. Nel 1956, lo scrittore Robert A. Heinlein descrisse un robot aspirapolvere autonomo nel romanzo The Door into Summer, anticipando l'idea di un prodotto che pulisse autonomamente e si ricaricasse da solo. Negli anni '80, l'azienda giapponese Tomy introdusse il Dustbot, un giocattolo che rappresentava uno dei primi tentativi di robot domestico con capacità di pulizia, sebbene limitate.

Nel 1996, Electrolux presentò il Trilobite, il primo robot aspirapolvere commercializzato su larga scala. Dotato di sensori a ultrasuoni per evitare ostacoli e di una funzione di ritorno automatico alla base di ricarica, il Trilobite rappresentava un notevole passo avanti. Ma le sue limitazioni nella navigazione e il prezzo elevato ne limitarono la diffusione. Il vero punto di svolta arrivò nel 2002 con il lancio del Roomba da parte di iRobot. Questo robot combinava sensori infrarossi, algoritmi di navigazione e un design compatto per offrire una pulizia autonoma efficace. Il successo commerciale del Roomba aprì la strada a una nuova era di prodotti domestici intelligenti.

Negli anni successivi, i robot aspirapolvere hanno integrato tecnologie sempre più sofisticate. L'introduzione della mappatura SLAM (Simultaneous Localization and Mapping) ha permesso a questi prodotti di creare mappe dettagliate degli ambienti domestici, migliorando l'efficienza della pulizia. L'uso di sensori LIDAR e telecamere ha ulteriormente affinato la navigazione, consentendo ai robot di riconoscere ed evitare ostacoli in tempo reale.

Con l'avvento della connettività Wi-Fi e delle applicazioni mobili, gli utenti possono ora controllare i loro robot aspirapolvere da remoto, programmare sessioni di pulizia e ricevere aggiornamenti in tempo reale. L'integrazione con assistenti vocali come Amazon Alexa e Google Assistant ha reso l'interazione ancora più intuitiva. Oggi, i robot aspirapolvere continuano a evolversi, incorporando funzioni come il riconoscimento degli oggetti tramite intelligenza artificiale, la capacità di evitare ostacoli e l'integrazione di funzioni di lavaggio. 

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Come funziona un robot aspirapolvere?

Il funzionamento di un robot aspirapolvere (lo stesso vale anche per i robot lavapavimenti) si basa su una combinazione di sensori, algoritmi e piccoli motori. All'interno del robot ci sono diversi sensori che gli permettono di vedere l’ambiente circostante. Ad esempio, grazie ai sensori di prossimità, il robot è in grado di rilevare pareti, mobili o altri ostacoli, evitando di urtarli. I sensori anti-caduta, invece, impediscono che cada giù dalle scale, mentre altri rilevano la quantità di sporco presente per regolare la potenza di aspirazione.

Oggi praticamente tutti i robot sono capaci di mappare l’intera casa. Questo significa che non si muovono a caso, ma creano una sorta di pianta delle stanze usando tecnologie come il laser (LIDAR) o piccole telecamere. Questa mappa viene memorizzata, così il robot sa dove ha già pulito e dove deve ancora andare, rendendo il suo movimento molto più efficiente rispetto ai modelli più economici che si muovono in modo casuale, rimbalzando da una parete all’altra finché non hanno coperto tutta l’area.

La parte più importante è ovviamente la pulizia vera e propria. Sotto il robot ci sono delle spazzole rotanti che raccolgono briciole, peli e polvere, indirizzandoli verso una bocchetta di aspirazione che li risucchia dentro un piccolo contenitore. Nei modelli più sofisticati è presente anche un filtro HEPA, utile per trattenere le particelle più fini e migliorare la qualità dell’aria, soprattutto in casa con animali o soggetti allergici.

Molti robot aspirapolvere oggi possono essere controllati da remoto. Collegandoli alla rete Wi-Fi, si possono gestire attraverso un'app sullo smartphone o addirittura con comandi vocali tramite assistenti come Alexa o Google Assistant. Questo permette di programmare le pulizie, scegliere le stanze da pulire o avviare il robot anche quando non si è in casa.

In che modo il robot aspira lo sporco?

La capacità di aspirare lo sporco dipende dal sistema di aspirazione interno e dalla potenza del motore. Il robot ha una bocchetta collegata a un motore che crea il flusso d’aria necessario per risucchiare polvere, peli e detriti nel contenitore. Sotto il robot ci sono anche delle spazzole rotanti che aiutano a sollevare lo sporco da terra, specialmente lungo i bordi o sui tappeti.

I modelli più potenti hanno motori più robusti e possono regolare la forza di aspirazione a seconda del tipo di superficie. Ad esempio, aumentano la potenza quando passano su tappeti o zone particolarmente sporche. Questo aiuta a migliorare l’efficacia della pulizia e a risparmiare batteria quando invece il pavimento è più semplice da pulire.

Cosa sono SLAM e LIDAR e in cosa si differenziano?

SLAM (Simultaneous Localization and Mapping) e LIDAR sono due tecnologie spesso usate insieme, ma che indicano cose diverse.

  • LIDAR è un sistema che usa un laser per scansionare l’ambiente intorno al robot. Il laser misura le distanze da pareti, mobili e ostacoli creando una mappa molto precisa della stanza in tempo reale.
  • SLAM è invece un algoritmo, cioè un processo intelligente che permette al robot di capire dove si trova (localizzazione) e di costruire o aggiornare la mappa dell’ambiente (mappatura). In pratica, SLAM usa i dati raccolti da sensori come il LIDAR per mappare la casa mentre il robot si muove, correggendo eventuali errori e tenendo traccia del suo percorso.

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Come funzionano i robot che lavano e asciugano anche il pavimento?

I robot che lavano e asciugano il pavimento, oltre a integrare il sistema di aspirazione, sono dotati di un serbatoio per l’acqua pulita e di un panno o mop rotante o vibrante che passa sul pavimento bagnandolo leggermente per rimuovere sporco e macchie. Alcuni modelli prevedono anche un serbatoio per l’acqua sporca che viene raccolta, mentre altri si limitano a inumidire il panno senza aspirare il liquido residuo.

Il funzionamento prevede quindi una fase di aspirazione iniziale per rimuovere polvere e detriti, seguita da una fase di lavaggio in cui il panno umido passa sulle superfici. Alcuni robot hanno anche la funzione di asciugatura mediante un sistema di ventilazione o riscaldamento, oppure lasciano semplicemente asciugare il pavimento all’aria.

Questi modelli sono indicati per chi vuole mantenere i pavimenti puliti in modo più profondo senza dover passare manualmente il mocio, ma hanno alcune limitazioni: non sono adatti a superfici delicate o molto assorbenti, e in genere richiedono una manutenzione più attenta, come il riempimento del serbatoio e la pulizia del panno.

Come svuotare i contenitori una volta pieni?

Svuotare i contenitori di un robot aspirapolvere è un’operazione semplice, ma fondamentale per garantire prestazioni ottimali nel tempo. La procedura può variare leggermente a seconda del modello, ma in linea generale funziona così:

  1. Individuare il contenitore della polvere: di solito si trova nella parte superiore o posteriore del robot. Basta aprire uno sportello o premere un pulsante per estrarlo.
  2. Rimuovere il contenitore: una volta aperto il vano, si estrae il contenitore con una maniglia o una presa dedicata. Alcuni robot avvisano tramite l’app o un segnale acustico quando il contenitore è pieno.
  3. Svuotare il contenuto nel cestino: aprite il coperchio del contenitore (di solito a scatto) e svuotate polvere, peli e detriti nella pattumiera. Se il contenitore ha un filtro (spesso HEPA), è consigliabile pulirlo delicatamente con una spazzolina o, se lavabile, sciacquarlo sotto acqua corrente (solo se specificato dal produttore).
  4. Pulizia del contenitore: per una manutenzione regolare, si può lavare il contenitore con acqua tiepida (se il manuale lo consente) e lasciarlo asciugare prima di reinserirlo nel robot.
  5. Inserimento del contenitore pulito: dopo la pulizia, rimettete il contenitore nella sua sede. Il robot sarà pronto per il prossimo ciclo di pulizia.

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Posso sostituire i moci originali del robot aspirapolvere?

Sì, è possibile sostituire i moci (o panni) originali del robot aspirapolvere, e spesso farlo è una pratica consigliata per mantenere alte le prestazioni di pulizia nel tempo. Dopo numerosi utilizzi e lavaggi, infatti, i panni tendono a usurarsi, perdendo efficacia nella rimozione dello sporco. Inoltre, sostituirli regolarmente contribuisce a mantenere un buon livello di igiene, soprattutto in abitazioni con animali domestici o bambini piccoli. Alcuni utenti scelgono anche di alternare più panni durante la settimana, così da utilizzarne sempre uno pulito.

Quando si decide di acquistare nuovi moci, è importante verificare che siano compatibili con il modello specifico del robot. Ogni robot ha infatti un sistema di aggancio diverso: alcuni usano il velcro, altri sistemi a scorrimento o a pressione. Usare panni non compatibili può causare problemi durante la pulizia, come il distacco del mocio in movimento o addirittura danni alla base del robot. Per questo, è sempre consigliato controllare bene le specifiche tecniche prima dell’acquisto.

Per quanto riguarda la manutenzione, è importante lavare i panni regolarmente dopo ogni utilizzo, preferibilmente a mano o in lavatrice, ma senza usare ammorbidenti, che possono ridurre la capacità assorbente della microfibra. Inoltre, è bene lasciarli asciugare completamente prima di riporli o riutilizzarli, per evitare la formazione di muffe o cattivi odori.

Quando conviene usare un robot aspirapolvere

Il robot aspirapolvere è uno strumento utile, ma non è detto che è adatto a tutte le situazioni indistintamente. Innanzitutto, il robot dà il meglio di sé nella pulizia quotidiana e di mantenimento. È ideale per chi vuole avere pavimenti sempre puliti senza dover passare l’aspirapolvere senza filo ogni giorno. Se avete animali domestici che perdono pelo o bambini che lasciano spesso briciole in giro, il robot è un alleato perfetto perché può essere programmato per lavorare anche più volte al giorno, mantenendo il livello di pulizia sempre alto con il minimo sforzo.

Conviene molto anche per chi ha poco tempo o poca voglia di occuparsi delle pulizie, come single con una vita frenetica, famiglie impegnate o persone anziane. Una volta impostato, il robot fa tutto da solo e può essere avviato anche mentre siete fuori casa, senza bisogno di seguirlo. Inoltre, la programmazione settimanale e il controllo tramite app rendono il processo completamente automatizzato. Un altro caso in cui il robot è molto utile è se avete una casa con spazi aperti e pochi ostacoli. Ambienti ben organizzati, con mobili rialzati o non troppo ravvicinati, permettono al robot di muoversi con più facilità e coprire meglio l’area da pulire. Se invece la casa è molto ingombra, piena di cavi a terra, tappeti spessi o soglie alte tra una stanza e l’altra, allora potrebbe servire un modello più evoluto, oppure l’efficacia complessiva può ridursi.

È anche una buona scelta se vivete in un appartamento o in una casa su un solo livello. I robot attuali non sono in grado di salire le scale (forse un giorno arriveremo anche a quello), quindi in abitazioni su più piani vanno spostati manualmente. Se però ogni piano ha una base di ricarica, si può comunque gestire la pulizia automatica anche in questi casi, con un po’ di organizzazione.

Non bisogna però aspettarsi che il robot sostituisca del tutto una pulizia più profonda. È molto efficace nella pulizia di tutti i giorni, ma ogni tanto ci sarà comunque bisogno di passare l’aspirapolvere classico, spolverare o lavare i pavimenti a mano, soprattutto negli angoli difficili o sotto i mobili dove il robot non riesce ad arrivare. Infine, conviene usarlo in modo costante, perché è pensato per mantenere pulito ogni giorno, non per affrontare sporco pesante o accumulato da settimane. Usarlo una volta ogni tanto non è molto utile: dà il meglio con l’uso regolare.

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I robot aspirapolvere funzionano al buio?

La risposta dipende dal tipo di tecnologia utilizzata per la navigazione. I modelli più avanzati, ossia quelli dotati di sensori laser (LIDAR), non hanno alcun problema a funzionare al buio. Il motivo è semplice: il LIDAR utilizza un raggio laser invisibile agli occhi umani per leggere l’ambiente circostante. Questo sistema misura le distanze tra il robot e gli oggetti attorno a lui, creando una mappa precisa anche se la stanza è completamente al buio. Quindi, se avete un robot con tecnologia LIDAR, potete tranquillamente programmarlo per pulire di notte o mentre siete fuori casa con le luci spente.

Diverso è il discorso per i robot che usano telecamere per mappare e navigare. Questi hanno bisogno di una certa quantità di luce ambientale per funzionare correttamente, proprio come farebbe un occhio umano. In condizioni di scarsa illuminazione, potrebbero perdere l’orientamento, creare mappe imprecise o addirittura bloccarsi. Alcuni modelli moderni con telecamere stanno iniziando a integrare sensori a infrarossi per compensare la mancanza di luce, ma spesso non sono ancora precisi quanto i sistemi LIDAR.

Cosa succede se il robot si inceppa?

Quando un robot aspirapolvere si inceppa, in genere interrompe automaticamente la pulizia e segnala l’errore per evitare danni. I modelli più moderni riescono a rilevare autonomamente il problema e avvisano l’utente tramite un segnale acustico, una luce lampeggiante oppure una notifica sull’app dedicata. Il messaggio di errore può indicare, ad esempio, che una ruota è bloccata, che le spazzole sono inceppate o che il robot non riesce più a muoversi.

Le cause di questi inceppamenti possono essere diverse. Spesso il robot si blocca a causa di cavi, lacci o piccoli oggetti lasciati a terra. Anche i tappeti molto spessi o con frange lunghe possono rappresentare un ostacolo. In altri casi, il problema può derivare da accumuli di peli o capelli nelle ruote o nelle spazzole, oppure da tentativi falliti di superare soglie troppo alte.

Quando succede, è sufficiente mettere in pausa il robot (tramite pulsante o app), sollevarlo con attenzione e rimuovere l’ostacolo o l’elemento che ha causato l’intoppo. Può essere utile controllare e pulire le parti meccaniche, come ruote e spazzole, soprattutto se si notano grovigli di peli o polvere. Dopo aver sistemato tutto, il robot può essere riavviato, spesso riprendendo la pulizia dal punto in cui si era interrotto. Per evitare che si inceppi, è buona pratica fare una rapida ispezione dell’ambiente prima di ogni sessione di pulizia, rimuovendo oggetti sparsi sul pavimento o raccogliendo eventuali fili e cavi. Alcuni modelli consentono anche di impostare barriere virtuali tramite app, in modo da escludere le zone più problematiche.

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Quale robot aspirapolvere devo acquistare?

Dreame X50 Ultra Complete

Il Dreame X50 Ultra Complete rappresenta una nuova generazione di robot per la pulizia domestica, progettato per affrontare le sfide più comuni con soluzioni intelligenti e altamente tecnologiche. Uno dei suoi punti di forza è la capacità di superare agevolmente ostacoli fino a 6 cm (come dislivelli, binari delle porte o soglie) grazie a un sistema che combina aste retrattili con sospensioni in silicone e ammortizzatori, garantendo una mobilità fluida e silenziosa anche in ambienti complessi. Pensato per raggiungere anche le aree più difficili da trattare, come sotto divani e mobili bassi, questo modello può abbassarsi fino a 89 mm grazie alla funzione VersaLift. A completare il quadro c’è una videocamera con intelligenza artificiale e illuminazione LED che migliora la navigazione, permettendo al robot di muoversi con precisione ed evitare ostacoli in modo autonomo. Non si tratta solo di un aspirapolvere, ma di un vero sistema di igienizzazione: la base PowerDock integra automaticamente svuotamento, ricarica, riempimento dell’acqua, asciugatura e persino sterilizzazione con acqua calda e luce UV, riducendo al minimo l’intervento umano. La pulizia è approfondita anche grazie alla doppia spazzola HyperStream, progettata per evitare grovigli di peli e capelli, e a una potenza di aspirazione Vormax da ben 20.000 Pa, capace di rimuovere anche i detriti più ostinati in totale silenzio.

Eureka J15 Pro Ultra

Il J15 Pro Ultra di Eureka si impone come uno dei robot aspirapolvere più avanzati della sua categoria, pensato per rivoluzionare la gestione della pulizia domestica grazie a una combinazione di potenza e intelligenza artificiale. Con una forza di aspirazione di 16.200 Pa, è capace di eliminare polvere, detriti e sporco incrostato anche dalle superfici più difficili, come tappeti spessi o fessure strette. Il sistema FlexiRazor riduce al minimo i fastidi legati ai capelli aggrovigliati nelle spazzole, garantendo un funzionamento costante senza interventi manuali. Il mop estensibile dotato di tecnologia ScrubExtend permette una pulizia profonda lungo bordi e angoli, arrivando a coprire il 98,95% della superficie. Il cuore del robot è l’Intelliview AI, una piattaforma intelligente in grado di riconoscere oltre 150 oggetti e adattare dinamicamente la strategia di pulizia, aggirando ostacoli con precisione. A completare l’esperienza, la base di auto-pulizia lava il mop a 75°C, lo asciuga e svuota automaticamente il contenitore della polvere, garantendo un’autonomia quasi totale. Il tutto è gestibile comodamente tramite comandi vocali grazie alla compatibilità con Alexa e Google Assistant, mentre l’app Eureka consente di monitorare le attività del robot, personalizzare le impostazioni e controllare la pulizia in tempo reale da remoto.

Dreame D10 Plus Gen 2

Il Dreame D10 Plus Gen 2 è ideale per chi cerca un robot completo e affidabile a un prezzo competitivo. Dotato di un sistema di svuotamento automatico con sacchetto da 4 litri, permette di gestire la pulizia quotidiana senza interventi manuali fino a 90 giorni. La potenza di aspirazione di 6.000 Pa, unita alla spazzola in gomma flessibile, garantisce risultati eccellenti anche su tappeti e moquette, limitando la formazione di grovigli e l’accumulo di sporco ostinato. Integra inoltre una funzione combinata di aspirazione e lavaggio, con un serbatoio da 150 ml e tre livelli di regolazione dell’acqua per adattarsi a diverse superfici. Il sistema di navigazione Pathfinder consente al robot di muoversi con precisione, evitando ostacoli e mappando accuratamente gli ambienti. Tutto è gestibile tramite app, che supporta anche la creazione di confini virtuali, zone senza lavaggio e la mappatura su più piani, offrendo così un'esperienza personalizzata e pratica per la pulizia della casa.

  • La storia del robot aspirapolvere
  • Come funziona un robot aspirapolvere?
  • In che modo il robot aspira lo sporco?
  • Cosa sono SLAM e LIDAR e in cosa si differenziano?
  • Come funzionano i robot che lavano e asciugano anche il pavimento?
  • Come svuotare i contenitori una volta pieni?
  • Posso sostituire i moci originali del robot aspirapolvere?
  • Quando conviene usare un robot aspirapolvere
  • I robot aspirapolvere funzionano al buio?
  • Cosa succede se il robot si inceppa?
  • Quale robot aspirapolvere devo acquistare?
    • Dreame X50 Ultra Complete
    • Eureka J15 Pro Ultra
    • Dreame D10 Plus Gen 2
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