Toshiba è nel pieno della bufera e rischia addebiti fino a circa 3 miliardi di euro. Tutto ha avuto inizio con "irregolarità contabili" che avevano portato a rinviare la presentazione del bilancio relativo all'esercizio 2014, chiuso il 31 marzo di quest'anno. All'inizio si sospettavano falsi profitti dichiarati per circa 50 miliardi di yen. Le indagini di un comitato esterno però avrebbero portato a galla utili gonfiati per oltre 170 miliardi di yen (l'inchiesta terminerà la prossima settimana).
Stando a quanto riportato dall'agenzia Reuters l'azienda avrebbe sottostimato i costi e sovrastimato i ricavi dal 2009 in avanti. Secondo Nikkei e Reuters le irregolarità contabili potrebbero tagliare gli utili operativi relativi ai cinque esercizi dal 2009 al 2013 di una cifra pari a 1,1 miliardi di euro. Reuters parla di registrazione impropria delle attività a bilancio, e di possibili costi aggiuntivi a cui far fronte per un ammontare compreso fra 2,4 e 3,2 miliardi di dollari. La cifra esatta sarà comunicata al termine dell'inchiesta.
A finire nel mirino è il top management, su cui la commissione sta indagando per stabilire le responsabilità. Stando alle gole profonde, oltre ad avere permesso le operazioni di "finanza creativa" alcuni le avrebbero addirittura incoraggiate. Prima ancora di conoscere l'esito dell'inchiesta il CEO Hisao Tanaka ha annunciato le sue dimissioni: lascerà l'azienda a settembre. Secondo quanto riportato da Reuters alla chiusura delle indagini potrebbe essere imposta la rimozione di quasi tutto il Consiglio di Amministrazione, compreso il vice chairman Norio Sasaki.
Stando a quanto si apprende dalle fonti quello che ha portato a questo scandalo non avrebbe nulla a che vedere con il mercato PC. Anche se in Europa Toshiba è conosciuta come produttore di computer, elettrodomestici e oggetti di elettronica di consumo, in Giappone gioca un ruolo di primo piano nel settore dei reattori nucleari. L'ipotesi degli investigatori è che i dirigenti Toshiba abbiano deciso di truccare i conti per mascherare le perdite successive al disastro della centrale nucleare di Fukushima, avvenuto a marzo 2011.
Toshiba dovrebbe presentare i bilanci rivisti entro la fine di agosto. Intanto sappiamo che ad aprile 2015, quando sono iniziate a trapelare notizie su possibili problemi contabili, il titolo Toshiba ha perso il 27 percento del suo valore in Borsa.
Nascondere le difficoltà non è servito, e adesso si prospettano tempi ancora più duri per un'azienda che stava faticando a mantenersi in utile, e che a questo punto non sappiamo nemmeno se ed eventualmente di quanto fosse in rosso quando a gennaio 2015 annunciò utili per 41,1 miliardi di yen (530 milioni di euro). In ogni caso tre miliardi saranno una mazzata da cui sarà difficile risollevarsi.
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