Semiconduttori dal grafene per un'elettronica senza limiti

Alla Norwegian University of Science and Technology hanno trovato un sistema per sviluppare semiconduttori da uno strato di grafene. Secondo i ricercatori è il sistema giusto per dare il via al rimpiazzo del silicio nell'elettronica.

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a cura di Manolo De Agostini

Semiconduttori sviluppati dal grafene per cambiare l'industria tecnologica in cinque anni. Ricercatori della Norwegian University of Science and Technology (NTNU) hanno messo a punto – e brevettato – un materiale ibrido con proprietà molto interessanti. Si tratta di nanotubi di arseniuro di gallio (GaAs) sviluppati sul grafene, che è uno strato di atomi di carbonio altamente legati e disposti in ordine esagonale.

"Il nuovo materiale ibrido offre eccellenti proprietà optoelettroniche", ha dichiarato il professor Helge Weman della NTNU e co-fondatore della CrayoNanoAs, l'azienda creata per commercializzare la scoperta. "Nel nostro nuovo elettrodo siamo riusciti a combinare basso costo, trasparenza e flessibilità".

La crescita dei nanofili sul grafene avviene con un metodo chiamato MBE (Molecular Beam Epitaxy). "Non lo vediamo come un nuovo prodotto", ha dichiarato Weman. "È un modello per un nuovo metodo di produzione di dispositivi a semiconduttore. Tra le prime applicazioni future vediamo celle solari e diodi emettitori di luce (LED)".

Weman, con la sua ricerca punta in alto. "Aziende come IBM e Samsung stanno conducendo lo sviluppo del grafene per rimpiazzare il silicio nell'elettronica e dare vita a nuove applicazioni, come i touchscreen flessibili per smartphone. Bene, non devono più aspettare. La nostra invenzione si adatta perfettamente ai loro macchinari produttivi e consente di portare l'elettronica di consumo a un livello dove il design non ha limiti".

Secondo i ricercatori grazie a questa invenzione in futuro potremmo avere nanomacchine autoalimentate e circuiti integrati 3D avanzati realizzati sul grafene e semiconduttori a nanofilo, che permettano di realizzare un'elettronica più piccola ed efficiente. Inoltre si parla anche di elettronica di consumo flessibile e autoalimentata da inserire sui vestiti, bloc-notes e altri dispositivi, come smartphone e tablet. "I semiconduttori sviluppati sul grafene potrebbero diventare la base di nuovi tipi di sistemi e trasformare l'industria dei semiconduttori usando il grafene come substrato preferito per molte applicazioni," ha concluso il professor Weman.