Sensori da 112 megapixel e nessun problema di rumore

Spectral Instruments, specializzata nella costruzione di CCD speciali per usi scientifici, ha presentato la sua ultima creazione: un sensore 95x95mm da 112 Mpixel con una gamma dinamica tanto elevata da poter fotografare contemporaneamente sole e stelle.

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a cura di Alberto De Bernardi

Spectral Instruments ha mostrato la sua ultima creazione, il sensore CCD composto serie 1100: 112 Mpixel e una gamma dinamica tanto estesa da poter fotografare contemporaneamente il sole e le stelle circostanti. Si tratta di un sensore rigorosamente bianco/nero. Nessun filtro, nessuna demosaicizzazione... il sensore è destinato unicamente a catturare con la massima efficacia la debole luce proveniente, ad esempio, da una lontana stella.

Purtroppo non lo vedremo facilmente in una fotocamera. Si tratta infatti di un prodotto molto particolare, destinato prevalentemente a usi scientifici. Misura la bellezza di 95x95mm, da confrontare con i 24x35mm delle reflex full-frame, e già questo metterebbe a dura prova l'abilità di qualsiasi progettista. Il filmato mostra il sensore paragonato a quello di una fotocamera medio formato, e permette di apprezzare pienamente l'enorme differenza.

In secondo luogo, per ridurre il rumore elettronico che si avrebbe nelle pose lunghe tipiche dell'astronomia - parliamo quindi non di secondi ma di ore - il sensore è raffreddato fino a -100°C per via criogenica o fino a -60°C tramite celle di Peltier. Sarebbe forse un po' scomodo, per il fotografo, portare in borsa la bombola di azoto liquido...

Ciò nonostante, se volete mandare i vostri suggerimenti per un possibile futuro utilizzo fotografico dei propri sensori, il video mostra in sovrimpressione l'e-mail a cui scrivere. 

I sensori SI sono attualmente utilizzati principalmente nella ricerca farmaceutica, nella fisica dei plasmi e in astronomia. Un'applicazione notevole dei precedenti modelli 800 e 1000 si ha ad esempio, nel Livermore National Laboratory, che li usa per monitorare implosioni di idrogeno nel tentativo di creare un embrione di fusione nucleare controllata e per verificare la convergenza dei 192 fasci laser utilizzati allo scopo.