Sgominata banda pirata dedita al "camcording" nelle sale cinematografiche: 800.000 file sequestrati

La Compagnia della Guardia di Finanza di Fano ha individuato un "release group" specializzato nella registrazione pirata di video nelle sale cinematografiche. Sequestrati oltre 800mila file.

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a cura di Dario D'Elia

Uno dei principali "release group" italiani, ovvero specializzato nella registrazione illecita di film nelle sale cinematografiche e successiva diffusione online, è stato sgominato dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Fano su coordinamento del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pesaro.

Oggi la GdF fa sapere che l’operazione anti-pirateria ha portato a perquisizioni domiciliari in quattro regioni italiane e al sequestro di oltre 800.000 file contenuti su PC, smartphone e supporti fisici.

"Secondo le nostre stime, per quanto riguarda le prime visioni cinematografiche, in nove casi su dieci la fonte audio e video dei file pirata è rappresentata dalle registrazioni non autorizzate che avvengono da parte dei 'release group’ nelle sale", ha dichiarato Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV. "Il camcording rappresenta pertanto la fonte primaria della pirateria, un fenomeno da non sottovalutare in considerazione degli ingenti danni che crea all’intero settore. Tali registrazioni, infatti, vengono solitamente realizzate nei primissimi giorni di uscita dei film nelle sale ossia quando le opere si trovano nella loro fase iniziale di sfruttamento".

FAPAV ha sottolineato che si trattava del "principale gruppo di rilascio operante sulla scena italiana ed internazionale". Un gruppo dedito non solo alla registrazione video ma anche audio. Da ricordare che i cosiddetti "release group" caricano i contenuti pirata su piattaforme che consentono lo streaming o il downloading diretto; in alcuni casi sono a pagamento, in altri l’accesso è gratuito.

"Auspichiamo quanto prima un inasprimento della vigente normativa sul camcording al fine di poter disporre di maggiori strumenti di tutela per agevolare anche il lavoro delle Forze dell’Ordine e delle Autorità competenti al contrasto di questo fenomeno criminale", ha concluso Federico Bagnoli Rossi.