Sicurezza iPhone, blindato come un tonno in latta

L'iPhone 3GS si buca in due minuti, senza grossi sforzi.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

L'iPhone non è abbastanza sicuro per gli usi professionali e per le aziende. Lo sostiene uno sviluppatore che ci ha lavorato, e la notizia suscita già clamore e discussioni.

Jonathan Zdziarski afferma che la crittografia e i metodi di protezione dell'iPhone, introdotti proprio per richiamare l'attenzione di aziende e professionisti con il 3GS, si possono bucare in due minuti.

A quanto pare la crittografia dell'iPhone è tra le più deboli che si siano mai viste, ed è difficile descrivere la portata dei rischi connessi. L'iPhone 3GS, sostiene Zdziarski, cede con facilità dati sensibili come il numero della carta di credito.

L'iPhone 3GS, a quanto pare, non è un esempio di sicurezza.

Non solo, sarebbe molto facile accedere alle informazioni private dell'utente, così come accadeva con l'iPhone 3G e il modello precedente, che però sono privi di funzioni crittografiche. Il metodo per violare la sicurezza dell'iPhone è stato dimostrato a un redattore di Wired, che lo ha raccontato in questo articolo.

Se è vero che nessun dispositivo è sicuro al 100%, e che un'azienda, o un professionista, deve accettare un certo livello di rischio, è vero anche il fatto che si può chiedere il massimo livello di sicurezza possibile, e su questo piano sembra che il terminale di Apple abbia ancora un bel po' di strada da fare. Nemmeno la funzione "cancellazione remota" è d'aiuto, visto che basta togliere la SIM per evitare che si attivi, a differenza dei Blackberry.

Quanto all'iPhone 3GS Zdziarski ricorda che, vista la situazione, sta agli sviluppatori creare applicazioni che possano compensare la mancanza di sicurezza insita nel dispositivo. 

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