Sistema di prova e benchmark

In questa guida vi spieghiamo i principi e i vantaggi dei sistemi di raffreddamento a liquido nei confronti dei tradizionali dissipatori ad aria.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Sistema di prova e benchmark

Ora che il PC è pronto, misuriamo i vantaggi offerti da un sistema raffreddato a liquido.

Hardware di sistema
Processore Intel Core 2 Duo e4300

1.8 GHz (overclocked to 2250 MHz), 2 MB L2 Cache

Piattaforma Biostar T-Force 965PT (socket 775)

Intel 965 chipset, BIOS vP96CA103BS

RAM Patriot Signature Line

1x 1024 MB PC2-6400 (CL5-5-5-16)

Hard disk Western Digital WD1200JB

120 GB, 7,200 RPM, 8 MB cache, UltraATA/100

Networking On-board 1 Gb Ethernet
Scheda grafica ATI X1900 XTX (PCIe)

512 MB GDDR3

Alimentatore Koolance 1200 W
Software e driver
OS Microsoft Windows XP Professional 5.10.2600, Service Pack 2
Versione DirectX 9.0c (4.09.0000.0904)
Driver grafico ATI Catalyst 7.2

Per questo test abbiamo utilizzato una piattaforma Core 2 Duo in quanto la CPU e4300 è un'ottima candidata per l'overclock e di conseguenza possiamo valutare i benefici termici portati dal water-cooling rispetto al dissipatore ad aria classico.

La nostra metodologia di prova è semplice: impostare l'e4300 alla massima velocità sostenibile con un dissipatore ad aria e confrontare i risultati con quelli ottenuti con il kit a liquido. Il processore e4300 a 1.8 GHz arriva senza problemi a 2250 MHz con il dissipatore originale e senza dover aumentare il voltaggio. Tuttavia la temperatura registrata in questa condizione è di 62 gradi. Mentre il core sarebbe stato in grado di andare anche più veloce, a questa temperatura è consigliabile fermarsi.

Prima di misurare le temperature sotto carico diamo un'occhiata ai valori in idle:

Grafico temperatua in idle

Idle Temperature Graph

In idle notiamo un rispettabile scarto di 10 gradi offerto dal raffreddamento a liquido. Questo risultato non sembra un grosso affare, specialmente se consideriamo che i dissipatori boxati sono componenti di basso livello, e qualsiasi altro dissipatore aftermarket ad aria saprebbe fare di meglio. Dobbiamo però ricordare che il raffreddamento ad acqua non può portare la temperatura al di sotto di quella ambiente, che nel nostro caso era di 22°C.

Quando abbiamo posto il nostro sistema sotto elevato carico per 10 minuti, il kit a liquido ha mostrato la sua vera potenza.

Grafico temperatura sotto carico

Load Temperature Graph

Ora la situazione si fa interessante. Il dissipatore ad aria non riesce a mantenere la temperatura al di sotto dei 60 gradi, mentre il raffreddamento a liquido non sale oltre i 50 gradi, con la ventola al minimo della velocità. In questa condizione, non solo la temperatura è inferiore, ma il sistema è anche più silenzioso.

Con la ventola del sistema ad acqua alla massima potenza, la CPU non va oltre i 40 gradi. La differenza è di ben 24 gradi rispetto al dissipatore ad aria. Questo risultato è molto convincente, anche se la ventola del kit a liquido è abbastanza rumorosa. La velocità della ventola è regolabile, e non crediamo che in un'applicazione reale sia necessario impostarla sempre alla massima velocità. Il test utilizzato pone il sistema sotto un carico ben più elevato di qualsiasi altro benchmark, ma permette di valutare le reali prestazioni offerte dal sistema a liquido.

Ora diamo un'occhiata ai benefici apportati alla scheda video. La X1900XTX raggiunge normalmente temperatura molto elevate, ma abbiamo per le mani il miglior dissipatore ad aria che i soldi possono comprare: il Thermalright HR-03. Dopo dieci minuti di stress test con Atitool artifact tester, che vantaggi porta il raffreddamento ad acqua?