Smart TV LG con funzioni turbo grazie a Open webOS

LG lavora per sostituire la piattaforma proprietaria NetCast con Open webOS, il sistema operativo open source rilasciato da HP: i risultati di questo sforzo si vedranno probabilmente al CES 2013

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a cura di Francesco Pignatelli

LG sta lavorando per sostituire NetCast, la piattaforma software proprietaria che "muove" i suoi Smart TV, con il sistema operativo open source Open webOS: il frutto di questo lavoro dovrebbe essere presentato all'edizione 2013 del CES, quindi tra qualche mese.

Lo sviluppo di webOS è iniziato in HP perché si trattava di una nuova versione di PalmOS, il sistema operativo dei dispositivi progettati da Palm, che era stata acquisita appunto da HP. Quando quest'ultima ha deciso di interrompere lo sviluppo di webOS lo ha ceduto in open source, dando così vita a Open webOS.

LG dovrebbe adottare una particolare versione del sistema operativo denominata Open webOS Professional Edition e studiata appunto per essere integrata in prodotti hardware di terze parti. L'idea originaria alla base di Open webOS Professional Edition era quella di integrarlo in dispositivi mobili di vari produttori, anche perché PalmOS ha una lunga storia di applicazioni proprio in ambito mobile e specialmente industriale.

Sarebbe la prima volta che webOS viene adattato per funzionare su uno Smart TV, ma l'idea di intraprendere questa strada è nata direttamente in HP prima dell'abbandono del sistema operativo ed era stato raggiunto un accordo tra HP e LG per portare webOS sugli Smart TV della casa coreana. Ora il progetto va avanti anche senza HP, con Open webOS che ha preso il posto del webOS commerciale.

Una schermata, molto essenziale, di Open webOS eseguito in ambiente Linux

Il porting di Open webOS sugli Smart TV di LG richiede ovviamente di portarlo a girare sui chipset dual core L9 che sono all'interno degli Smart TV LG. Il problema non è banale perché Open webOS è un sistema operativo vero e proprio mentre NetCast è più leggero, una differenza che secondo gli sviluppatori "pesa" soprattutto all'avvio e quindi renderebbe troppo lenta l'accensione degli Smart TV. La soluzione che gli sviluppatori probabilmente adotteranno è che allo spegnimento di uno Smart TV l'elettronica del "cervello" resti attiva e si spenga solo tutto il resto, in pratica la parte legata allo schermo e alla sezione audio.

L'altro problema da risolvere è sviluppare tutte le applicazioni multimediali e di accesso ai servizi web che caratterizzano qualsiasi piattaforma Smart TV. Qui le cose si fanno più semplici, anche se Open webOS da questo punto di vista non ha già disponibile nulla, a parte un software per accedere ai servizi di Pandora.