SpaceX denunciata dal governo USA: discrimina rifugiati e richiedenti asilo

Elon Musk ancora nei guai, questa volta per le irrealistiche condizioni applicate nelle offerte di lavoro presso SpaceX

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a cura di Andrea Maiellano

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Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa contro SpaceX, accusando l'azienda di discriminazione nelle sue pratiche di assunzione, nei confronti dei richiedenti asilo e dei rifugiati. La denuncia, presentata giovedì scorso, sostiene che l'azienda guidata da Elon Musk ha violato l'Immigration and Nationality Act tra il 2018 e il 2022, rifiutando esplicitamente le domande di lavoro provenienti da queste due categorie.

"La nostra indagine ha rivelato che SpaceX non ha considerato in modo equo né ha assunto rifugiati e richiedenti asilo, a causa del loro status di cittadinanza, imponendo di fatto un divieto di assunzione indipendentemente dalla loro qualifica, violando così la legge federale", ha affermato Kristen Clarke, Assistant Attorney General della Divisione dei Diritti Civili del Dipartimento di Giustizia, in una dichiarazione rilasciata il giorno stesso.

Si tratta di un problema serio per l'azienda, il quale pone sotto i riflettori le gravi carenze delle sue pratiche di assunzione, alcune delle quali possono essere direttamente attribuite a Elon Musk. A rinforzare le accuse, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, ha aggiunto che non è la prima volta che un'azienda guidata da Musk viene accusata di discriminazione nei confronti dei dipendenti.

All'inizio di questo mese, difatti, un gruppo di ex dipendenti di Twitter, ora X, ha accusato l'azienda di discriminazione basata sul sesso, sulla razza e sull'età. Tesla, invece, è stata accusata di discriminazioni e violazioni delle leggi sul lavoro, quando un gruppo di 240 lavoratori afroamericani di una fabbrica in California, ha accusato l'azienda di "evidente e incensurato razzismo".

La denuncia del Dipartimento di Giustizia ha affermato che SpaceX ha dichiarato il falso in almeno 14 annunci di lavoro, affermando che poteva assumere solo cittadini, e residenti con un permesso legale permanente, a causa delle "leggi sul controllo delle esportazioni", nonostante queste restrizioni di assunzione non esistano.

La denuncia del Dipartimento di Giustizia fa riferimento direttamente anche a Elon Musk, citando un video del 2016 in cui il CEO dichiarò che "un visto di lavoro normale non è sufficiente per lavorare presso SpaceX, a meno che l'azienda non possa ottenere un permesso speciale dal Segretario della Difesa o dal Segretario di Stato'".

In un tweet del giugno 2020, Musk affermò che la legge statunitense richiede che chiunque voglia essere assunto da SpaceX abbia "almeno una green card". Tuttavia, la denuncia del Dipartimento di Giustizia ha evidenziato che "'persone statunitensi' che lavorano per aziende statunitensi possono accedere a beni soggetti a controllo delle esportazioni, senza l'autorizzazione del governo degli Stati Uniti".

"Una 'persona statunitense', secondo le Regolamentazioni Internazionali sul Traffico di Armamenti, e le Regolamentazioni sull'Amministrazione delle Esportazioni, include un cittadino, un nazionale statunitense, un residente permanente, un rifugiato o un richiedente asilo".

Il Dipartimento afferma che SpaceX ha rifiutato qualsiasi candidato che fosse elencato come rifugiato o richiedente asilo, sostenendo erroneamente che non era possibile assumerli in base alle normative ITAR. Di conseguenza, secondo la denuncia, solo un dipendente su circa 10.000 assunti da SpaceX, tra settembre 2018 e maggio 2022, era parte di una di queste due categorie.

Il Dipartimento di Giustizia sta ora cercando "una valutazione equa per garantire un pagamento retroattivo per queste due categorie che sono state scoraggiate, o negate in corso d'assunzione, da parte di SpaceX a causa della presunta discriminazione".

"Attraverso questa causa, cercheremo di responsabilizzare SpaceX per le sue pratiche di assunzione illegali e ottenere una soluzione che consenta ai richiedenti asilo, e ai rifugiati, di competere in modo equo per le opportunità di lavoro e poter contribuire, con il loro talento, alla forza lavoro di SpaceX".

SpaceX, al momento, non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito.