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a cura di Alessandro Crea

E se in futuro i problemi di manutenzione stradale saranno risolti grazie all'utilizzo di droni volanti dotati di un estrusore di asfalto, in grado di monitorare costantemente lo stato delle strade e intervenire quando le lesioni sono ancora piccole? All'Università di Leeds, Gran Bretagna, credono che questa possa essere una soluzione.

Un team di ricercatori, guidato dal docente di Materiali e Strutture Phil Purnell, ha infatti messo a punto un drone ibrido, in grado cioè sia di camminare che di volare, dotato di una piccola stampante 3D di asfalto, a sua volta sviluppata da ricercatori dello University College di Londra. L'idea è di avere un domani squadre di questi droni che percorrano le strade delle città controllandone lo stato tramite videocamere dotate di algoritmi di riconoscimento di immagini, intervenendo così tempestivamente, quando i danni sono ancora contenuti.

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La prima impressione è quella della montagna che genera il topolino, ossia di un enorme sforzo economico e tecnologico per risolvere un problema relativamente semplice, come quello di tappare una buca. In realtà però, come spiegato da Purnell, nel medio termine il sistema sarebbe vantaggioso. "Quando pensiamo alla manutenzione infrastrutturale siamo abituati a pensare a soluzioni che si muovono sulla scala dei metri e delle tonnellate, quando invece molti problemi alla loro nascita sono situati in quella dei centimetri e dei grammi".

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Una buca cioè parte sempre da una lesione molto più piccola e sarebbe più facile risolverla con un piccolo drone e qualche grammo di asfalto stampato in 3D al momento, piuttosto che mobilitare un'intera squadra di manovali e macchinari costosi per tappare decine di buche di grandi dimensioni.

I primi risultati sperimentali sono stati ottimi ma ovviamente come semrpe accade con le ricerche accademiche, l'implementazione di questa soluzione non è dietro l'angolo. "‎Si trattava di dimostrare come sia possibile tenere assieme tutti i pezzi di questo puzzle. Siamo accademici, il nostro lavoro è di cercare approcci concettuali ai problemi. Interagendo col mondo industriale poi qualcuno sarà in grado di implementare quelle soluzioni". Dunque, abitanti di Roma (e di molte altre città italiane), mettetevi il cuore in pace: domani non arriveranno sciami di droni a risolvere i problemi di viabilità che affliggono le vostre strade, ma un passo è stato compiuto in questa direzione. Magari a vantaggio di figli e nipoti.


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Col Parrot AR Drone sicuramente non risolverete il problema delle buche sulle strade della vostra città, ma passerete certamente molte ore in allegria.