Telecom Italia: è scattato il piano anti-Telefonica

Findim, che detiene il 5% di Telecom, ha chiesto la revoca dei consiglieri espressi da Telco.

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a cura di Dario D'Elia

L'operazione Telefonica su Telecom Italia si complica: i sistemi di autodifesa della società e dell'Italia si sono attivati. La Findim di Marco Fossati, praticamente la terza azionista di Telecom Italia con il 5%, si è messa di traverso. Fossati ha chiesto la convocazione dell'assemblea di Telecom per domandare la revoca dei consiglieri espressi da Telco. Si parla di quattro persone su cinque, quindi praticamente l'intero board. Il Consiglio di Amministrazione "sarà convocato per le appropriate valutazioni".

L'obiettivo è chiaro: far prevalere gli interessi di Telecom Italia rispetto a quelli di Telefonica. Il timore diffuso è che gli spagnoli vogliano vendere gli asset sudamericani agli offerenti meno pericolosi, non certo ai migliori. "Particolarmente delicato nella prospettiva dell'interesse sociale è il condizionamento che il nuovo assetto proprietario di Telco potrà esercitare sulle determinazioni degli amministratori candidati da Telco nella gestione delle partecipazioni detenute nei mercati (Brasile e Argentina), sui quali sussiste una forte presenza di Telefonica, socio di maggioranza di Telco", si legge nella nota Findim", spiega il gruppo nel suo comunicato.

La linea sul Piave

Dopodiché è anche vero che con il presidente spagnolo Alierta c'è un po' di ruggine: Findim tre anni fa non è riuscita a ottenere rappresentanza  in consiglio e neanche nel collegio sindacale.

La Consob nel frattempo ha fiutato scambi consistenti che coinvolgono il titolo, a dimostrazione del fatto che potrebbero esservi nuovi azionisti rilevanti. Findim probabilmente non si sta muovendo da sola, secondo gli analisti. Il fondo USA Blackrock ha recentemente confermato di aver oltrepassato la soglia del 5% (prossima dichiarazione al 10%). UBS invece ha superato più volte il 2%. Gli intenti sembrerebbero coincidere.

Intanto l'altro ieri il Senato ha approvato la mozione Mucchetti-Matteoli sulla doppia soglia dell'OPA. Il Governo è stato invitato ad attivarsi "con la massima urgenza anche attraverso un decreto legge per rafforzare i poteri di controllo della Consob". In pratica oltre alla soglia del 30% che fa scattare l'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria, si prevede di inserirne un'altra "legata all'accertata situazione di controllo di fatto".

Marco Fossati

Se due assemblee consecutive Telco dovessero avere i voti sufficienti per definire il controllo del CdA di Telecom, com'è sempre stato ultimamente, scatterebbe l’OPA obbligatoria sul 100% anche se la percentuale di possesso oggi è soltanto del 22,4%. Il Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, secondo indiscrezioni, sarebbe favorevole quindi non è escluso che il Governo si muova nelle prossime settimane con un decreto legge o un emendamento.

A quel punto Telefonica sarebbe costretta a cambiare strategia: defilarsi oppure procedere con un'Offerta pubblica di scambio mettendo sul piatto un cospicuo pacchetto delle sue azioni.