Telecom vuol far saltare il beauty contest del digitale

Telecom si è rivolta nuovamente al TAR del Lazio per sottolineare l'irregolarità del prossimo beauty contest che assegnerà nuove frequenze per la TV digitale terrestre. Vorrebbe essere considerata un operatore entrante come Sky e quindi concorrere al blocco A che conta tre multiplex. In competizione con RAI e Mediaset per il blocco B rischia di perdere a mani basse.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia vorrebbe far saltare il beauty contest che assegnerà le frequenze per il digitale terrestre. La questione è nota da tempo: l'ex monopolista non accetta di essere equiparato a Rai e Mediaset, ma preferirebbe essere considerato un operatore entrante come Sky e quindi concorrere al blocco A del bando insieme con le tv locali. Per altro il blocco A è considerato un po' più scadente rispetto all'altro (Sky sfavorita nel beauty contest: pura sfortuna).

Beauty Contest

Il Sole 24 Ore ricorda che la vicenda è iniziata nell'ottobre 2009 con la richiesta al TAR del Lazio di intervenire e in qualche modo rimettere in discussione le indicazioni contenute nella delibera 497/10/Cons dell'Agcom. L'8 agosto, quindi a inizio mese, Telecom ha deciso di rilanciare e quindi portare avanti entrambe le impugnazioni. 

Il problema di fondo è che mentre il blocco A è formato da tre multiplex, il blocco B per i vecchi operatori ne ha solo due – quindi non ci vuole troppa immaginazione per prevedere che saranno assegnati a Rai e Mediaset. 

Insomma Telecom Italia in fondo si sente discriminata come Sky, che nel 2010 parlava già di "una illegittima e arbitraria discriminazione tra i vari fornitori di canali generalisti nazionali" – in quel caso il tema riguardava il posizionamento dei canali della Tv digitale sul telecomando

Senza contare ovviamente la battaglia europea che la TV di Murdoch ha dovuto intraprendere per essere ammessa al beauty contest.

A questo punto non resta che attendere la prossima udienza della Seconda sezione del Tar del Lazio.

Intanto continua ad andare avanti a suon di rilanci l'asta per le frequenze LTE, dove l'incasso presunto ha superato la soglia psicologica dei 2,3 miliardi di euro. La banda più ambita, ovvero quella degli 800 MHz, vede Wind e Telecom Italia in testa, mente Vodafone pare leggermente arretrata e 3 Italia al momento fuori dai giochi.