Nel 2010 si venderanno fino a 4 milioni di televisori 3D. Un risultato esaltante, per una tecnologia che solo un anno fa sembrava come minimo futuribile. La stima si deve a Digitimes Research, secondo cui anche i computer con capacità 3D andranno bene, con circa 1,5 milioni di unità vendute nel 2010.
I prodotti 3D, inoltre, potrebbe facilitare l'ingresso sul mercato di nuovi produttori di pannelli, desiderosi di avere tra i loro clienti nomi come Samsung o Sony. I diversi produttori, però, usano tecnologie diverse tra loro e potrebbe passare del tempo prima che s'imponga uno standard. È anche possibile che i grandi marchi decidano di produrre in proprio i pannelli necessari.
Ricerche a parte, quel che è certo è che la tecnologia 3D, da quando è stata reintrodotta qualche anno fa, sta riscuotendo un successo notevole. Vediamo i film 3D al cinema, come Avatar o Alice, e inevitabilmente tentiamo di riprodurre in casa le stesse sensazioni, sperando di trovarle anche negli eventi sportivi, nei documentari e nelle serie TV.
In verità è probabilmente troppo presto per portare il 3D in casa. Facendo un investimento impegnativo possiamo farci un impianto home theater che non ci faccia sentire la mancanza del cinema, perdendo l'elemento "rituale collettivo", ma guadagnando quasi sempre per esperienza visiva e sonora. Con il 3D, però, non si può dire lo stesso, se non altro perché non ci sono contenuti che giustifichino la spesa. Non ancora, almeno.