Corea del Sud, coprifuoco per i dipendenti dai giochi

In Corea del Sud si studiano misure per impedire ai minorenni di passare troppe ore, notti o giorni interni sui videogiochi.

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a cura di Manolo De Agostini

La Corea del Sud, per frenare la dipendenza dal gioco su Internet, ha deciso d'istituire un coprifuoco che impedisca ai minorenni di giocare dopo la mezzanotte. Nel mirino del governo coreano ci sono 19 videogiochi RPG che catalizzano il 79% del mercato dei videogiochi online del paese.

I primi giochi a fare le spese di questa decisione sono MapleStory, Mabinogi e Nexus: The Kingdom of the Winds. Da settembre, infatti, i produttori di questi giochi dovranno escludere i gamer minorenni dalle sessioni di gioco dalla mezzanotte alle otto.

Secondo il Ministro della Cultura, dello Sport e del Turismo, gli utenti minorenni saranno espulsi dalle sessioni di gioco allo scoccare della mezzanotte. Inoltre, se i ragazzini staranno collegati per molte ore, la connessione internet verrà rallentata significativamente, in modo da forzarli a prendersi una pausa. Ai videogiocatori saranno comunque offerte tre finestre di "blackout": da mezzanotte alle sei di mattina, dalla una alle sette di mattina, dalle due alle 8 di mattina.

E mentre ci sono già coloro che pensano che i minorenni troveranno un modo per aggirare il blocco, il ministro ha dichiarato che intende istituire contromisure - congiuntamente ai produttori di videogiochi - per i giovani che usano i dati dei genitori per registrarsi ai giochi e farla franca. Ancora, però, non sappiamo come.

Il coprifuoco coinvolgerà in futuro anche gli adulti. In Corea ha fatto scalpore la vicenda di una neonata morta per denutrizione, conseguenza delle sessioni di gioco ininterrotte dei suoi genitori. Un caso che ha indotto il governo coreano a prendere in seria considerazione il fenomeno della dipendenza dai videogiochi e da Internet e a proporre questa misura. Sarà quella migliore?