Qualità d'immagine

Recensione Flash - test del BenQ MW860USTi, proiettore DLP interattivo indirizzato al mondo dell'educazione. Luminoso, silenzioso e dalla buona qualità ottica, non manca di centrare i suoi obiettivi.

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a cura di Tom's Hardware

Qualità d'immagine

Considerata la tipologia di prodotto, abbiamo iniziato il test collegando il proiettore a un portatile Windows 7 via HDMI e VGA, e simulando una proiezione PowerPoint. Il BenQ MW860USTi si è sincronizzato senza problemi, mostrando un'immagine luminosa e dalla buona gamma cromatica.

Come spesso accade per i DLP, i colori tendono a sbiadire un po' quando si imposta la luminosità massima (modalità Dinamica), ma in questo caso l'entità del difetto non è drammatica e complessivamente inferiore alla media. Da un punto di vista colorimetrico, si possono lamentare tinte poco brillanti, con i rossi, in particolare, troppo scuri e cupi, ma anche questo è un difetto tipico e il BenQ MW860USTi non è certo il peggior DLP mai visto. Entrambi questi difetti si attenuano sensibilmente in modalità Presentazione, che è ovviamente la più indicata per questi scopi; la buona notizia è che il calo di luminosità è minimo, pertanto la modalità Presentazione può effettivamente essere usata "di default" anche in ambienti illuminati.

La modalità sRGB restituisce tinte convincenti a spese di un ulteriore, piccolo calo di luminosità. Nessun apprezzabile degrado qualitativo utilizzando l'uscita VGA. Per quanto riguarda l'ambito didattico / presentazione, è particolarmente importante la qualità dell'ottica che, se elevata, si traduce in buona nitidezza su tutta l'area di immagini, e quindi in caratteri ben definiti e facilmente leggibili. 

Da questo punto di vista, il Benq MW860USTi non delude, mostrando ottima nitidezza anche ai margini dello schermo, nonostante il design short throw non lo favorisca di certo. I risultato è indistinguibile da quello di un buon proiettore convenzionale.

Proiettando da 50 cm di distanza dallo schermo (circa 65 pollici di diagonale) il testo risulta leggibile fino a corpo 8 (Times), sia nel caso di testo nero su fondo bianco che inverso. Più, cioè, di quanto serva nella realtà, anche in presenza di un relatore sadico.   

Naturalmente, anche se non si tratta di un proiettore pensato per questo scopo, di tanto in tanto sorgerà il desiderio o la necessità di proiettare qualche filmato oltre alle presentazioni. Passando in modalità Cinema, si ottengono ottimi colori e un contrasto sensibilmente migliorato, anche se in assoluto non ottimale. Pesa, in questo contesto, l'elevata luminosità massima necessaria per la proiezione in classi alla luce del giorno che purtroppo, durante la visione cinematografica, si traduce in neri poco intensi e quindi in contrasto ridotto.    

Qualche dato numerico per concludere. In modalità Dinamica, il BenQ MW860USTi non ha problemi ad approcciare la luminosità massima dichiarata (2944 lumen). In modalità presentazione, la luminosità cala davvero poco (2831) e, in considerazione del minor "washout" e della migliore rappresentazione cromatica, non vediamo ragione per non utilizzare sempre questa modalità. In modalità sRGB, la luminosità è 2700 lumen esatti, mentre in modalità Cinema si raggiungono i 2137 lumen, un dato ancora molto (troppo) elevato. Le misure si riferiscono alla configurazione tale da proiettare uno schermo da 65 pollici (165 cm) di diagonale.