Tiscali Mobile finalmente 4G, ma per ora limitata a 30 Mbps in download

Tiscali Mobile da questa settimana progressivamente introdurrà il supporto 4G per tutti i clienti. La rete su cui si appoggia e TIM

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a cura di Dario D'Elia

Tiscali ieri ha annunciato l'atteso supporto 4G per i suoi clienti dell'area mobile. Com'è risaputo il noto operatore con base a Cagliari opera in qualità di MVNO (Mobile Virtual Network Operator) sfruttando la rete di TIM. La buona notizia per gli attuali clienti è che l'abilitazione 4G è gratuita e automatica; progressivamente a partire da questa settimana la copertura riguarderà tutta la penisola. Da ricordare che Tiscali Mobile è disponibile in 7465 Comuni italiani, che rappresentano il 98,2% della copertura nazionale.

La transizione si completerà entro Natale. A ogni modo i clienti non dovranno fare nulla, neanche cambiare SIM: semplicemente noteranno sullo smartphone la comparsa dell'icona 4G. In questa prima fase Tiscali ha assicurato per il servizio 4G una prestazione massima in download di 30 Mbps, ma nelle prossime settimane verranno proposte nuove offerte che consentiranno di godere di prestazioni più alte. In pratica ci si aspetta una segmentazione dell'offerta più articolata di quella attuale oppure banalmente un'opzione "veloce".

Attualmente le prime offerte 4G di Tiscali sono:

  • Smart 30 con minuti illimitati, 30GB e 100 sms a 7,99€/mese
  • Smart 60 con minuti illimitati, 60GB e 300 sms a 11,99€/mese

Entrambe offrono anche il trasferimento di chiamata e la segreteria telefonica, la modalità Hotspot, il controllo consumi e spese extra tramite l'app MyTiscali, i numeri a pagamento disabilitati e ovviamente il roaming zero in Europa.

Recentemente Tiscali è stata chiamata in causa sulla questione 5G, poiché il 29 novembre il TAR del Lazio si è pronunciato sui ricorsi presentati da TIM, Iliad e Vodafone relativamente alla proroga dei diritti d’uso delle frequenze 3.4-3.6 GHz. La vicenda risale all'anno scorso, quando l'AGCOM ha stabilito che queste frequenze, assegnate nell’asta Wimax del 2008 a Linkem, Mandarin, Go Internet e Aria (Tiscali), potevano essere impiegate per il "fixed wireless" 5G fino al 2029 – invece che 2023 com'era previsto inizialmente.

Il TAR del Lazio ha confermato la legittimità dell’estensione temporale delle licenze, nonché del trasferimento dei diritti da Tiscali, attraverso la controllata Aria S.p.A., a Fastweb. Però è rimasto un nodo. Tiscali "non concorda sulla parte dei pronunciamenti riguardante la determinazione del valore dei diritti d’uso, ritenendo che esso sia stato determinato sulla base di criteri equi e ragionevoli, i quali non hanno in alcun modo inciso negativamente sull’assetto concorrenziale del mercato". In pratica il TAR ha dato ragione a TIM, Iliad e Vodafone: le aste 5G a cui hanno partecipato per l'assegnazione delle frequenze hanno costretto a un esborso nettamente superiore rispetto a quello a quello delle 3.4-3.6 GHz molti anni fa.

"Infine, si precisa che tali sentenze, allo stato attuale, non hanno impatti sulle attività del Gruppo", ha concluso l'operatore.