Utente risarcito da Telecom e Fastweb, ma è stata un'odissea

Un utente si rivolge all'AGCOM per il mancato rispetto di un contratto Fastweb-Sky. Il Garante sanziona ma alla fine è evidente che per il consumatore è sempre un mal di pancia.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

A leggere i documenti della controversia che ha messo di fronte il signor Rainello a Fastweb, Telecom Italia e Sky cadono proprio le braccia. Il Garante delle Comunicazioni ha dato ragione al cittadino, si tratta di un rimborso di pochi spiccioli e qualcuno sicuramente si chiederà se ne sia valsa la pena. Una vittoria morale, di Davide contro Golia, però, non ha prezzo.  

La storia è emblematica. Il 13 febbraio 2013 il signor Rainello stipula il contratto Sky & Fastweb Homepack che prevede l'attivazione di servizi pay-tv satellitari di Sky e la fornitura di servizi voce nonché ADSL di Fastweb.

homer

Il problema è che la migrazione da Telecom Italia non va a buon fine, per presunti problemi tecnici mai esplicitati in dettaglio. Rainello di fatto si ritrova a continuare a pagare Telecom e godere dei servizi Sky. Fastweb ribadisce che l'ex monopolista rimbalza la migrazione per problemi tecnici.

Il signor Rainello, dopo numerosi tentativi di risoluzione con il call center, decide di rivolgersi al CoreCom Campania e in questa occasione scopre che il suo numero telefonico e quello inserito sul contratto non coincidono. Malgrado la correzione, Telecom Italia non è di aiuto. Alla fine non resta che l'AGCOM e l'intera vicenda si risolve con l'accoglienza parziale dell'istanza dell'utente. Il signor Rainello aveva chiesto il rimborso dei canoni versati a Sky e Telecom, l'indennizzo per mancata attivazione dei servizi telefonici da parte di Fastweb e a questa ultima anche un ulteriore indennizzo per mancata risposta ai reclami.

Il Garante ha bocciato la richiesta nei confronti di Sky poiché l'utente ha regolarmente fruito dei suoi servizi. Bocciata anche quella nei confronti di Telecom, per lo stesso motivo. Accolto la terza nei confronti di Fastweb, riconoscendo però anche le responsabilità di Telecom. I due operatori dovranno risarcire l'utente con complessivi 462 euro (calcolati come 1,50 euro per 308 giorni).

"Infine, la richiesta di indennizzo per mancata risposta ai reclami non può trovare accoglimento in quanto in atti non risultano reclami scritti, tantomeno l’istante ha circostanziato il quando dei reclami 'via cavo' rivolti all’operatore Fastweb S.p.A", si legge nel documento.

"Per quanto concerne le spese di procedura, appare equo liquidare in favore della parte istante, ai sensi dell’articolo 19, comma 6, del Regolamento, l’importo di euro 150,00, tenuto conto che la stessa ha presenziato sia all’udienza di conciliazione presso il CoreCom che innanzi all’Autorità, avvalendosi dell’assistenza di un legale".

Insomma, complessivi 612 euro per un mal di pancia durato più di un anno, ma vuoi mettere la soddisfazione?