Valve scommette sul visore per giocare nella realtà virtuale

Un articolo del New York Times svela i nuovi esperimenti di Valve, legati alla realtà virtuale e aumentata nei videogiochi. Il nuovo visore promette un'immersione senza precedenti e secondo l'azienda il futuro dei videogiochi si evolverà in questa direzione.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

Valve è al lavoro su un nuovo visore per la realtà virtuale che promette di rivoluzionare il mondo dei videogiochi. Il New York Times ha descritto il progetto in un lungo articolo, in cui si possono leggere alcune informazioni sulle strategie dell'azienda e sui piani futuri, legati proprio alla realtà aumentata e virtuale. La notizia conferma le recenti supposizioni emerse grazie all'annuncio di lavoro pubblicato da Valve, in cerca di un industrial designer per nuovi progetti hardware.

Il nuovo visore di Valve, o almeno uno dei primi prototipi

Secondo il giornalista del New York Times il visore assomiglia a una sorta di lontano parente del View-Master, un primitivo dispositivo per la visione stereoscopica inventato nel 1938. Secondo noi assomiglia più a una versione di Valve dell'Oculus Rift, il progetto di un visore che ha riscosso un discreto successo su Kickstarter, incassando l'approvazione dell'azienda di Gabe Newell e di altri mostri sacri del settore, come iD Software.

"Ovunque io guardi, la scena sta cambiando e la battaglia si fa più intensa. Ho uno strano aggeggio allacciato alla mia testa che mi immerge in un mondo virtuale. Mi giro da un lato e vedo zombie pronti ad assaggiare la mia carne, mi giro dall'altro e mi chiedo quale altro pericolo stia per arrivare", si legge sulla celebre testata statunitense.

"I dirigenti di Valve pensano di avere tra le mani la prossima rivoluzione del mondo dei videogiochi: i cosiddetti computer indossabili. Gli occhiali che sto indossando, che assomigliano a quelli svelati recentemente da Google, potrebbero aprire nuove opportunità nei giochi. Questa tecnologia potrebbe far perdere i giocatori dentro la realtà virtuale e mescolare i videogame con la loro visione del mondo reale".

Gabe Newell, co-fondatore di Valve

Anche Michael Abrash, programmatore di Valve, ha spiegato in un lungo post sul blog dell'azienda che il futuro prenderà questa direzione, almeno nel panorama videoludico.

"Per ora l'hardware per la realtà virtuale è più facile da realizzare. Inoltre questo tipo di tecnologia è usata in un luogo fisso, si possono sfruttare metodi di collegamento via cavo ed evitare tutta una serie di problemi che deve affrontare la realtà aumentata, come l'uso mobile. Con la realtà virtuale si possono usare CPU e GPU più potenti e non bisogna preoccuparsi dell'autonomia, mentre i dispositivi a realtà aumentata devono avere la stessa autonomia di smartphone e tablet, senza sacrificare il design, che li obbliga ad avere la forma di un paio d'occhiali un po' più robusti", spiega Abrash.

Inoltre non bisogna dimenticare che i visori per la realtà virtuale non precludono l'uso di periferiche tradizionalmente legate ai videogiochi, come i joypad, mentre con la realtà aumentata lo schema di input è ancora un punto di domanda.

Per questi motivi la realtà virtuale sembra molto più vicina rispetto a quella aumentata e i primi benefici li vedremo proprio nei videogiochi. Al momento non si parla ancora di tempistiche ma la speranza è di riuscire a vedere i primi dispositivi in tempo per il prossimo Natale. Almeno sapremo cosa farci regalare.