Esploriamo la natura per curiosità, non per il desiderio di costruire grandi visioni o nuovi giocattoli
Quando un ricercatore del CERN si prende il disturbo di scrivere un libro divulgativo non resisto alla tentazione di leggerlo, soprattutto se ha partecipato alla scoperta del bosone di Higgs e se è un popolare divulgatore. Un mix che quasi sempre è sinonimo di qualità e di capacità di spiegare al grande pubblico concetti difficili.
Posto che, almeno per me, leggere un solo libro divulgativo non basta per capire argomenti complessi come la meccanica quantistica, un punto di vista nuovo può essere in molti casi la chiave di volta per riuscire nell'intento.
Sono solo un paio dei motivi per i quali oggi vi propongo "L'universo quantistico svelato (e perché non cadiamo attraverso il pavimento)", un libro che dal titolo potrebbe sembrare un manualetto, ma non fatevi trarre in inganno. A parte il taglio giocoso del titolo è doveroso dire subito che non è un testo accessibile a tutti.
Se non avete già un minimo di dimestichezza con gli argomenti è difficile stare dietro agli autori (Brian Cox, professore all'Università di Manchester, ricercatore di ATLAS e divulgatore scientifico, e Jeff Forshaw, professore di Fisica delle particelle alla School of Physics and Astronomy dell'Università di Manchester) che mescolano sapientemente gli argomenti tratteggiando un punto di vista molto interessante: un intreccio che mescola sapientemente la teoria e la pratica. Troviamo quindi i grandi nomi della Scienza da Einstein a Newton per arrivare a Oppenheimer e Wheeler, e considerazioni sulle orbite ellittiche dei pianeti, le sonde Voyager, il Bosone di Higgs e le nane bianche, per citarne alcuni.
Un'interpretazione pratica e concreta della Fisica, che richiede anche quell'impianto matematico che di solito nei testi divulgativi manca. Ecco quindi che gli autori prendono alcune delle formule più significative e le spiegano passo passo, come farebbe un professore con i suoi studenti. Un approccio che scoraggia chi non è interessato a questo livello di approfondimento, ma che può essere più che gradito a chi non è al suo primo libro e che ormai cerca qualcosa di più sofisticato del racconto "all'acqua di rose", come molti dei lettori affezionati di questa rubrica.
Non pensate tuttavia che il taglio sia noioso. Tutt'altro. Leggendo si percepisce l'entusiasmo degli autori e la volontà di condividere quello che sanno, e che gli permette di guardare a molti eventi con grande consapevolezza. Arrivare a guardare le stelle con i loro occhi, o a leggere le notizie sul Modello Standard capendo esattamente quale tassello costituiscono nell'immenso puzzle della Fisica moderna, è un sogno difficile da raggiungere per noi profani, ma questo non significa che non valga la pena provarci.
Oltre tutto, se queste proposta vi intriga sappiate che gli stessi autori hanno pubblicato in precedenza anche "Perché E=mc2?" che trovate anche in lingua originale (Why does E=mc2?) e che è consigliato a chi ama Einstein.
Infine, non pensate che nonostante tutte queste premesse finirete il libro con risposte definitive. L'incertezza di cui parlava Mr. Feynman è un elemento onnipresente, così come il metodo scientifico di cui aveva a lungo parlato Amedeo Balbi in Cercatori di Meraviglia, e che anche ne "L'universo quantistico svelato" emerge a più riprese, perché come ricordano gli autori citando il biologo Thomas Huxley:
La grande tragedia della Scienza è il massacro di una bellissima teoria da parte di un brutto dato di fatto.
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