Vuoi scaricare film a manetta? Allora paga di più

Time Warner Cable rilancia con le flat ADSL a soglia di traffico

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a cura di Dario D'Elia

Connettività Internet a peso. Questa di fatto la proposta di Time Warner Cable, che vorrebbe rilanciare l'idea di un servizio ADSL a tariffazione fortemente differenziata, in relazione ai Gigabyte effettivamente scaricati.

La base di partenza dei contratti ad abbonamento è sempre flat – nei distretti statunitensi dove si sta testando la nuova offerta, ma oltre le soglie previste (fra i 5 e 40 GB) si è costretti a pagare 1 ulteriore dollaro a GB. Attualmente la forbice tariffaria mensile è compresa tra i 29,95 dollari e i 54,90 dollari. In pratica scaricando musica e film a manetta si è destinati a ricevere bollette carissime.

Sebbene numerose associazioni dei consumatori e utenti abbiano già promesso battaglia, Time Warner Cable ha confermato che si tratta ancora di un test, che le tariffe non sono definitive e che probabilmente la maggior parte dei clienti ne trarrebbero un vantaggio economico. Secondo le stime il 30% degli utenti Time Warner Cable scaricano meno di 1GB di dati al mese.

A mio parere l'idea del provider non è balzana, soprattutto se in grado di fornire banda minima garantita o comunque prestazioni velocistiche in linea con quanto promesso dagli abbonamenti. Mi sono sempre chiesto per quale motivo debba pagare la stessa tariffa degli utenti che scaricano musica e film tutto il giorno - magari anche con profitto per arrotondare lo stipendio. Non è una questione di file-sharing o copyright, bensì di abusi sulla banda passante disponibile. Altro argomento ovviamente quello che riguarda i provider che non investono sulle infrastrutture.

Una volta che un provider stabilisce soglie accettabili, compatibili con le esigenze medie, assicura l'inesistenza di filtri, fissa tariffe di mercato e rispetta le prestazioni promesse, cosa chiedere di più?

Vorrei aggiungere anche che pagare gli ISP "a peso" consentirebbe anche di "comprare" il diritto alla libertà di sharing tanto contestato dalle major. I provider, per una volta, avrebbero un interesse economico nel difendere le azioni dei clienti…