Wind e 3 Italia: la fusione sarà alla pari

L'AD della russa Vimpelcom, holding di Wind, Jean-Yves Charlier ha confermato la trattativa tra Wind e 3 Italia per la fusione alla pari.

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a cura di Dario D'Elia

È ufficiale: Wind e 3 Italia diventeranno un unico operatore. Finalmente l'amministratore delegato della russa Vimpelcom, la holding di Wind, Jean-Yves Charlier ha dichiarato che l'azienda "è in discussione con Hutchison per una possibile alleanza paritaria tra Wind e 3 Italia". Si parla quindi di una fusione alla pari ma secondo l'alto dirigente è "troppo presto per ulteriori dettagli", tanto più che "non ci sono certezze che sarà trovato un accordo".

fusione

La fusione

Cautela prevedibile, come avviene in questi casi. Se infatti per l'AD di Wind Maximo Ibarra pare piuttosto certa la posizione di vertice, per l'AD di 3 Italia, Vincenzo Novari, si prospettano più opzioni. La sua manifestata fiducia nei confronti dei progetti digitali del Governo Renzi potrebbero preludere ad esempio a un suo coinvolgimento diretto.

La trattativa tra i russi e i cinesi è complicata dai dati finanziari. 3 Italia nel 2014 ha chiuso con un margine operativo lordo di 279 milioni di euro e dovrebbe essere confermata una negatività di più di 2 miliardi di euro (come nel 2013), nonché un margine di 1,8 miliardi. Wind vanta un giro d'affari di 4,63 miliardi e un margine di 1,8 miliardi, ma un indebitamento finanziario netto che nel 2014 era di 9,65 miliardi e adesso probabilmente sotto la soglia degli 8 miliardi grazie alla cessione delle torri di trasmissione ad Abertis.

Insomma, i calcoli sono complessi ma questo matrimonio s'ha da fare per invertire la tendenza.