Wind Tre, 600mila di multa per non aver protetto i clienti che avevano detto no al telemarketing

Wind Tre è stata costretta a pagare 600mila euro di multa per non aver verificato le liste di chi non desiderava essere contattato a scopi pubblicitari e per la comunicazione illecita di dati della clientela a partner commerciali.

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a cura di Dario D'Elia

Wind Tre S.p.A. ha pagato una sanzione di 600mila euro "per gravi violazioni della normativa sulla protezione dei dati personali nel corso di attività di marketing telefonico, anche tramite SMS". Così ha deciso il Garante della Privacy a seguito di un provvedimento adottato prima dell’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo.

In pratica sulla base di numerose segnalazioni, l'Authority aveva dichiarato illecito il trattamento dei dati dei clienti effettuato dalla società telefonica e vietato l’ulteriore uso di tali dati a fini di marketing. L'operatore "aveva infatti usato senza consenso i dati dei clienti a fini promozionali e sempre senza consenso li aveva comunicati alla rete dei partner commerciali".

Nello specifico Wind Tre si è resa responsabile di due violazioni. La prima legata alla mancata verifica delle liste di chi non desiderava essere contattato a scopi pubblicitari (black list), detenute dalla società, nelle quali erano presenti i segnalanti. La seconda dalla sistematica e prolungata comunicazione illecita di dati della clientela a partner commerciali.

"La società infatti aveva erroneamente qualificato la maggior parte dei punti vendita come titolari autonomi, anziché come responsabili del trattamento, incorrendo così in un'illecita comunicazione", puntualizza il Garante.

La valutazione della sanzione è stata effettuata sulla base della gravità delle violazioni contestate ma anche considerando le autonome iniziative per eliminare le criticità prima ancora dell’adozione del provvedimento di divieto.