WTO a Davos protetto dai jammer anti-drone, ecco le foto

Nuclei speciali della Polizia svizzera stanno impiegando jammer da spalla per difendere il summit WTO di Davos da eventuali intrusioni di droni.

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a cura di Dario D'Elia

Il Forum economico mondiale di Davos è protetto anche da unità della polizia svizzera anti-drone.Per la prima volta sono state mostrate le foto dei test che hanno anticipato l'apertura del summit - iniziato lunedì. Steffen Wicker, H.P. Marketing & Consulting Wüst, ha spiegato a Bloomberg che l'apparato di sicurezza voleva essere pronto ad ogni evenienza.

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HP 47 Counter UAV Jammer

Malintenzionati potrebbero impiegare droni per individuare il posizionamento delle forze dell'ordine, spiare o nel peggiore casi attuare un attacco terroristico.  

La compagnia tedesca Wüst vende da quasi 30 anni apparecchiature di jamming (disturbatori di segnale) a polizia e forze militari di tutto il mondo. Negli ultimi tempi le versioni anti-drone sono cresciute nella domanda, anche perché i droni sono diventati sempre più efficienti, economici e diffusi.

PricewaterhouseCoopers non a caso stima che l'attuale valore commerciale del settore (non solo I droni ma anche tecnologia correlata e indotto) valga circa 2 miliardi di dollari. Entro il 2020 dovrebbe raggiungere i 127 miliardi di dollari.

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Per quanto riguarda il jamming è difficile capire quanto crescerà come valore, ma se in passato le richieste provenivano soprattutto dal Medio Oriente adesso l'interesse è globale.

A Davos la Polizia sta impiegando HP 47 Counter UAV Jammer - gli stessi usati dai tedeschi l'anno scorso durante la visita di Barack Obama -  capaci di bloccare il segnale dei droni a più di 300 metri di distanza. Una volta "colpiti" in pratica rimangono fermi in volo e possono consentire alle forze dell'ordine di abbatterli con un colpo da cecchino oppure catturarli con reti speciali.

"Sebbene i droni abbiano un grande potenziale, come ogni tecnologia o aspetto della 4° Rivoluzione Industriale portano in senso anche un potenziale svantaggio", ha commentato Georg Schmitt, il portavoce del World Economic Forum. " Il Forum prende la sicurezza e la protezione dei suoi partecipanti seriamente. È euindi normale che prendiamo in considerazione ogni potenziale problema e ci prepariamo per questo".