L'elettrificazione del mercato automobilistico italiano trova nella nuova Audi A5 e-hybrid un esempio paradigmatico di come i costruttori premium stiano ridefinendo le proprie strategie commerciali. La Casa dei quattro anelli ha scommesso forte sulla tecnologia plug-in (di quelle che si ricaricano con la wallbox) per questo modello, prevedendo che una vettura su cinque verrà venduta nella versione ricaricabile, puntando tanto sui fleet manager quanto sui clienti privati che cercano un compromesso intelligente nella fase di transizione energetica.
Il sistema di propulsione ibrida ricaricabile rappresenta il cuore tecnologico di questa strategia. Con una batteria da 25,9 kWh lordi (20,7 kWh effettivi), la A5 e-hybrid promette un'autonomia elettrica superiore ai 100 chilometri, trasformandosi di fatto in un'auto elettrica per l'uso quotidiano urbano ed extraurbano. La possibilità di attivare la modalità EV tramite un semplice pulsante permette di sfruttare appieno il carattere silenzioso e zen della propulsione a batteria, enfatizzato dall'eccellente isolamento acustico dell'abitacolo.
Dal punto di vista fiscale, il posizionamento della vettura risulta particolarmente strategico nel panorama delle auto aziendali. Le plug-in hybrid beneficiano infatti di una tassazione del fringe benefit vantaggiosa rispetto alle motorizzazioni tradizionali, pur rimanendo leggermente superiore a quella delle auto completamente elettriche. Questo vantaggio, unito ai prezzi di partenza di 64.300 euro per la berlina e 66.700 euro per la Avant, colloca il modello in una fascia di mercato dove la tecnologia ibrida ricaricabile può fare la differenza.
Tecnologia di ricarica e gestione energetica
Il sistema di ricarica presenta alcune peculiarità che meritano attenzione. Il caricatore di bordo da 11 kW in corrente alternata consente teoricamente di completare un ciclo di ricarica in due ore e mezza, ma sorprende l'assenza della ricarica in corrente continua su un'auto di questo livello e fascia di prezzo. Durante la marcia, la funzione Battery Charge utilizza il motore termico per ricaricare la batteria fino al 75% della capacità, sfruttando l'unità elettrica come un sofisticato alternatore. Peccato però per l'assenza della ricarica in DC.
La gestione energetica si articola attraverso diverse modalità operative che dimostrano la maturità tecnologica raggiunta dal sistema. La funzione Battery Hold permette di impostare un livello minimo di carica da preservare, mentre la strategia predittiva analizza il percorso impostato sul navigatore per ottimizzare automaticamente l'utilizzo delle due unità propulsive. Questa intelligenza artificiale garantisce un'esperienza di guida fluida e rilassante, con transizioni impercettibili tra le diverse modalità operative.
I primi test su strada, condotti sulle colline delle Langhe, hanno evidenziato consumi di 7,3 litri per 100 chilometri e 5,9 kWh per 100 chilometri secondo il computer di bordo. Il motore 2.0 turbo benzina si dimostra discreto nel suo intervento, alzando la voce solo quando viene richiesta una risposta prestazionale decisa, mantenendo per il resto un comportamento equilibrato e raffinato.
Performance e dinamica di guida
La versione testata, una Avant da 299 CV con cambio S tronic a sette rapporti e trazione integrale quattro, rappresenta il primo gradino della gamma plug-in. Esiste anche una variante più potente da 367 CV, disponibile esclusivamente nell'allestimento S line edition a partire da 78.050 euro per la wagon e 75.650 euro per la berlina. Tuttavia, già la configurazione base offre prestazioni più che soddisfacenti, con 450 Nm di coppia massima e un'accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in 5,9 secondi.
Il comportamento dinamico della vettura conferma gli standard qualitativi Audi, con una trazione integrale quattro e uno sterzo progressivo di serie che infondono fiducia nelle curve più impegnative. Il comfort non viene sacrificato alle prestazioni, risultando apprezzabile anche nei percorsi urbani e sui dossi più pronunciati, anche se per ottimizzare ulteriormente questo aspetto è consigliabile aggiungere gli ammortizzatori adattivi al pacchetto di optional.
L'unica nota dolente riguarda la capacità di carico della versione Avant. Il bagagliaio offre 361 litri di capacità base, espandibili fino a 1.306 litri, ma registra una perdita di circa ottanta litri rispetto alla corrispondente versione diesel mild hybrid. Un compromesso inevitabile per l'integrazione del sistema plug-in, che tuttavia potrebbe risultare limitante per chi cerca una station wagon dalle massime capacità di carico.