Aereo in volo con carburante da tabacco, idea made in Italy

Dal seme di tabacco Solaris messo a punto dall'italiana Sunchem si può ricavare biocarburante per far volare gli aerei. Il primo test il 15 luglio.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Dopodomani, il 15 luglio un aereo di linea volerà con carburante "green" made in Italy. Venerdì prossimo in Sudafrica un Boeing di linea della compagnia sudafricana SAA (South Africa Airways) partirà da Johannesburg per atterrare a Città del Capo alimentato per il 50% da biocarburante ricavato dal seme di tabacco Solaris.

A mettere a punto questo seme è l'azienda italiana Sunchem di Arma di Taggia (Imperia), che ha inventato il modo per estrarre carburante dal tabacco con la collaborazione dei ricercatori dell'Università cattolica di Piacenza.

saa south african airways

Il biocarburante è stato sperimentato in Italia, Sudafrica, Brasile e Stati Uniti e ora si avvicina a un passaggio fondamentale. "Questo primo volo è per noi motivo di orgoglio e grande emozione", ha dichiarato il fondatore di Sunchem, Carlo Ghilardi. "Ingegno e risorse totalmente italiane sono alla base di questo successo mondiale".

Oltre a una riduzione delle emissioni dell'80% le ricadute sarebbero anche di tipo occupazionale oltre che ambientale, quantomeno in Sudafrica, dove si potrebbe dare vita a una filiera di produzione del tabacco.

"Il tabacco" spiega Sergio Tommasini, direttore del gruppo in una dichiarazione rialsciata a Business Journal Liguria, "non è ogm, non contiene nicotina, non è tossico, presenta una produzione di olio per ettaro molto superiore ad altre oleaginose, si adatta a diversi climi. Massimizza la produzione di fiori e semi a scapito della produzione di foglie, è estremamente robusta, può essere coltivata su terreni marginali non utilizzabili per la produzione alimentare".

Transplanting south africa

"Da 1 ettaro di coltivazione di tabacco energetico potremmo avere una media di produzione di sementi da 6 a 10 tonnellate e oltre, con più raccolte durante l'anno. Il seme contiene circa il 40% di olio e dalla spremitura a freddo potremmo avere il 33-34% di olio grezzo e il 65% di panello proteico. Se ne può ricavare olio per biocarburanti e jet-fuel per l'aviazione. E, utilizzando i residui, mangimi animali e biomassa per fini energetici".

Sunchem sta cercando di stringere un accordo per lo sviluppo e sfruttamento dei biocarburanti con Boeing Italia, ENI, Alitalia, Delta Fina e centri di ricerca.