Al volante di Hyundai i30 N sui tornanti del Passo dello Stelvio | Speciale

Abbiamo provato Hyundai i30 N nella splendida cornice del Passo dello Stelvio, uno dei passi di montagna più belli d'Italia.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Con l’arrivo dell’estate e, di conseguenza, del periodo vacanziero non è difficile ipotizzare itinerari più o meno lunghi da percorrere in auto per assaggiare le più belle strade del nostro Bel Paese. Come Jeremy Clarkson ci ha ben ricordato in una delle numerose puntate di The Grand Tour, in Italia abbiamo tra le più belle e godibili strade da percorrere in auto, un vero toccasana per chi ama mettersi al volante e guidare decine di chilometri senza mai fermarsi. 
 

In occasione della prova stampa della Hyundai i30 N, una delle hot-hatch più famose e apprezzate di sempre, abbiamo deciso di ripercorrere tutti i (quasi) 50 km necessari per salire e scendere dal Passo dello Stelvio.   

Dove si trova e come si raggiunge lo Stelvio  

Il Passo dello Stelvio, per chi non lo sapesse, è un valico alpino dello Alpi Retiche posizionato tra la Lombardia e il Trentino Alto-Adige, all’interno dell’omonimo Parco Nazionale dello Stelvio. Unisce la Valtellina e la Val Venosta attraverso la Strada Statale 38 (SS38) che inizia a Piantedo, in provincia di Sondrio, e termina a Bolzano (o viceversa). Per arrivare sulla vetta, partendo dal lato valtellinese (Bormio) è necessario percorrere la SS38 per quasi 22 km e svoltare per 40 tornanti. Il dislivello complessivo è di poco superiore ai 1.500 metri, mentre la pendenza oscilla tra il 7 e il 12%.  

Il lato trentino, invece, presenta un dislivello di 1.800 metri con 26 km di percorrenza e 48 tornanti da coprire. La pendenza media dalla parte altoatesina è analoga a quella valtellinese. Se avete intenzione di coprire interamente il Passo dello Stelvio, vi troverete in poco tempo a percorrere quasi 90 tornanti in meno di 50 km.   

È possibile raggiungere il valico anche dalla Svizzera, partendo dalla frazione di Santa Maria Val Monastero, giungere fino al Passo dell’Umbrail e infine sulla SS38. Attenzione sempre alle strettoie e all’asfalto bagnato, non è raro infatti trovare tratti di asfalto poco sicuri. Tutte le gallerie del Passo dello Stelvio sono ben illuminate sia di giorno, sia di notte, ma consigliamo sempre la massima prudenza. 

Se oltre ad essere appassionati alla guida amate le riprese aeree, ricordiamo tuttavia che senza autorizzazione è vietato volare all’interno dei Parchi Nazionali, come proprio il Parco dello Stelvio.  

Com’è Hyundai i30 N  

Come anticipato in prefazione, Hyundai i30 N è una hot-hatch davvero interessante che abbiamo avuto la possibilità di provare, per un breve periodo e con gomme invernali, alcuni mesi fa. Non ci soffermeremo quindi nuovamente sull’aspetto estetico, sugli accessori e sulla dotazione di bordo in quanto non ci sono differenze in merito. Quello che è importante però sapere che il piccolo gioiellino sfornato da casa Hyundai e giunto ormai alla sua terza generazione è veloce, incredibilmente affilato e soprattutto fulmineo nelle cambiate.   

Per la nostra prova, Hyundai ci ha fornito un modello equipaggiato con gomme Pirelli P Zero da 235/35 raggio 19" con carrozzeria nella splendida colorazione pastello Shadow Grey. Il prezzo di questo esemplare, quasi “stock” è di poco meno di 45mila euro.  

Come si comporta  

Hyundai i30 N è l'auto perfetta per chi cerca emozioni alla guida, per chi desidera una vettura docile e maneggevole in città, agile e scattante sui passi di montagna o in pista. Il 2.0 T-GDI da 280 cavalli spinge bene, soprattutto nel regime compreso tra 3.500 e 6.200 giri, mentre gli scarichi, due veri e propri cannoni, emettono un suono estremamente coinvolgente. Non è raro, infatti, sentire degli anacronistici scoppiettii in fase di rilascio o scalata, il classico effetto da “pop-corn”; ancora non capiamo come Hyundai sia riuscita ad omologare uno scarico di questo tipo, in un’epoca dove la maggior parte dei produttori è “obbligata” ad enfatizzare le doti sonore con escamotage generate dall’infotainment.  

Hyundai, per la gamma N, prevede un elevato grado di personalizzazione (erogazione, sospensioni, cambio, differenziale elettronico) che consente di plasmare anche i30 N a proprio piacimento. La differenza tra un’impostazione di guida e un’altra può essere anche drammaticamente drastica, in particolare la differenza maggiore è possibile constatarla sull’assetto che riesce a diventare estremamente rigido, preciso e secco. 

A nostro parere la hot-hatch coreana appare sicura e sincera; lo sterzo è preciso, le sospensioni efficaci e il differenziale a controllo elettronico è sempre in grado di "spingere" fuori da ogni curva la vettura. La frenata è granitica, esperienza che avevamo già misurato in occasione delle prove in pista all'Autodromo di Monza. 

Superbollo  

Ricordiamo che i30 N, come Kona N, con una potenza di 280 cavalli rientrano nel superbollo e pertanto il mantenimento in Italia si paga piuttosto caro: tra bollo e superbollo la cifra da sborsare è di poco superiore ai 1.000 euro. Una scelta che potrebbe far storcere il naso, ma purtroppo inevitabile.  

Se cercate una sportiva da circa 300 cavalli ma preferite soluzioni più vicine all’universo dei SUV e crossover, ricordiamo che la gamma Hyundai N offre anche la Kona N; si tratta di un piccolo crossover da 280 cavalli in grado di offrire sensazioni davvero straordinarie. Se siete curiosi, vi suggeriamo di leggere il nostro tour esperienziale che abbiamo percorso con gli amici di DRIIVE.  

Veloci sì, ma meglio in pista  

Se siete, infine, desiderosi di capire i vostri limiti e migliorarli, ricordiamo che con Hyundai è possibile aderire agli N Driving Experience, una serie di pacchetti studiati per offrire sempre il massimo. L’esperienza messa a punto dal team del marchio coreano è pensata per imparare e far divertire allo stesso tempo, naturalmente in totale sicurezza e mentre si è al volante di una sportivissima Hyundai N. Per maggiori informazioni, vi suggeriamo di leggere il nostro approfondimento.  

Conclusioni 

La prova sul Passo dello Stelvio è una piacevole riconferma delle doti dinamiche di questo “piccolo missile” coreano; gli ingegneri di Hyundai sono riusciti a creare una soluzione adatta a qualsiasi contesto anche se, ovviamente, i suoi terreni di gioco preferito rimangono la pista o i passi di montagna. I consumi in questo contesto sono “importanti”, ma siamo sicuri che non saranno un problema sul lungo periodo o per l’acquirente medio.  

Mentre dinamicamente non abbiamo dubbi e perplessità, ci son dei piccoli aspetti che potrebbero essere migliorati. A nostro parere alcune zone dell’abitacolo, soprattutto sulle portiere, appaiono fin troppo “plasticose” e considerato il prezzo di acquisto ci saremmo aspettati maggiore qualità. Discorso analogo per le luci posteriori che non si dimostrano qualitativamente all’altezza della sezione anteriore, impreziosita con fanaleria a LED di ultima generazione. Come potete immaginare si trattano di aspetti quasi secondari, dei quali vi dimenticherete una volta messi alla guida. 

In definitiva, se desiderate una hot-hatch pepata vi consigliamo di provare e valutare l’acquisto di una i30 N: potrebbe davvero stupirvi.