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a cura di Alessandro Crea

Il successo e la diffusione delle automobili elettriche passerà per i prossimi anni anche attraverso l'abbattimento dei costi e uno dei modi per farlo è standardizzare alcuni componenti critici e, possibilmente, anche riuscire a ottenerli tramite l'utilizzo di materiali più economici. Entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti dal progetto Opera4FEV finanziato dall'Unione europea, grazie alla realizzazione di un rack per batterie che impiega materiali plastici anziché metallici ed ha una struttura scalabile e adattabile quindi ad automobili di dimensioni ed esigenze differenti.

‎I collegamenti elettrici e idraulici sono inoltre integrati, riducendo significativamente il numero di parti che richiedono assemblaggio rispetto ai convenzionali rack metallici. Secondo le stime dei ricercatori, i nuovi rack sarebbero anche più convenienti: le parti in plastica potrebbero costare fino a cinque volte meno, se prodotte in grandi numeri.

batteria auto elettrica

L'alloggiamento è anche più leggero del 30% rispetto a quello metallico e fino a un terzo della plastica utilizzato nei rack può essere realizzato tramite l'utilizzo di polimeri riciclati. In questo modo anche i tempi di produzione delle auto elettriche dovrebbero essere inferiori, contribuendo così a contenere i costi per offrire auto elettriche dal prezzo concorrenziale.

Secondo i ricercatori infine questo rack dovrebbe essere più eco-compatibile rispetto alla controparte in metallo e molto più affidabili in termini di sicurezza. Il consorzio, guidato da un partner del settore privato di Monaco, vede coinvolti anche enti belgi, francesi, spagnoli, portoghesi e italiani.