BMW punta al riciclo, 7 tonnellate di tungsteno risparmiate all'anno

Sembrerebbe che BMW sia concentrata su quelle che sono le materie prime conosciute con il nome di "conflict minerals" e, quindi, sul suo riciclo.

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a cura di Emanuela Acri

Come ormai tutti sapranno, la casa automobilistica BMW è a lavoro per concretizzare importanti iniziative, relative alla sostenibilità nel settore automobilistica. Per il momento, sembrerebbe che l'azienda tedesca sia concentrata su quelle che sono le materie prime conosciute con il nome di "conflict minerals", dunque che provengono da aree di conflitto. Ebbene, una delle materie prime che rientrano tra queste, è il tungsteno, un metallo che viene utilizzato in alcuni attrezzi - come le punte dei trapani - e anche per la fresatura nelle macchine impiegate nelle industrie legate al settore automobilistico.

Per questo motivo, la casa automobilistica BMW, sembra aver preso la decisione di mettere a punto un ciclo chiuso dei materiali per il metallo in questione. Dunque, uno dei passi fondamentali per l'azienda, è quella di raccogliere le punte dei trapani non più utilizzate, insieme alle frese presenti all'interno delle proprie industrie in Germania e Austri e riciclarle. Il materiale ottenuto dopo il riciclo, sarà impiegato quindi per la realizzazione di nuovi elementi destinati alle macchine di fresatura e di trapani.

I rottami derivanti da utensili contengono in media più dell'80% di tungsteno. Questo viene poi trattato con una metodologia specifica per produrre tungsteno secondario in polvere; l'elettricità necessaria per questo processo proviene da fonti di energia locali al 100% rinnovabili. La polvere di tungsteno grigio scuro ottenuta può essere utilizzata per produrre nuovi utensili.

Ad occuparsi del riciclaggio, è una società mineraria che opera in Austria, ossia la Wolfram Bergbau und Hütten. Seguendo questo iter, si andrebbero a risparmiare circa 7 tonnellate di tungsteno nell'arco di un anno, riducendo - di conseguenza - il consumo di energia del 70% e produzione di anidride carbonica (CO2) di almeno il 60%. Questa importante iniziativa - che partirà a breve, entro la fine di giugno - è stata lanciata dopo le proposte dell'UE relative all'impiego di materie prime provenienti da aree di conflitto. Ad inizio 2021, infatti, è stata approvata la nuova "Conflict Minerals Regulation" che interessa quattro minerali, quali oro, stagno, tantalio e tungsteno. In merito all'argomento, Andreas Wendt, nonché membro del consiglio di amministrazione di BMW, avrebbe affermato quanto segue:

La gestione responsabile delle risorse naturali gioca un ruolo chiave nei nostri obiettivi di sostenibilità. Abbiamo intenzione di aumentare la percentuale di materie prime riciclate in modo significativo entro il 2030 e di utilizzare le materie prime più volte all’interno di un'economia circolare. Questo vale non solo per il loro impiego nel veicolo, ma anche nella creazione di valore complessivo. Ogni grammo che contribuisce a preservare le risorse naturali e che non viola gli standard ambientali e sociali conta.