Nella città di Washington DC (USA) è nato Olli, un minibus stampato in 3D e con guida autonoma (senza conducente umano), che sarà manovrato dall'intelligenza artificiale IBM Watson, in particolare una variante sviluppata appositamente per i veicoli che si chiama Watson Internet of Things (IoT) for Automotive.
Olli opererà su un tragitto sperimentale nelle vicinanze di Washington, presso la sede della società Local Motors, dove potrà trasportare fino a dodici passeggeri alla volta. Local Motors è la stessa società che tempo fa ha scelto il progetto italiano Strati per realizzare un'auto stampata in 3D.
Olli non ha un aspetto elegantissimo ma è interessante perché è il primo della sua specie. Al mondo si sono già visti autobus senza conducente (Bus elettrico a guida autonoma per il centro di Sion) ma questo di Washington userà una AI che si è resa famosa per la sua capacità di interpretare e riprodurre il linguaggio naturale. Watson è talmente brava nel fare questo che è anche riuscita a farsi passare per un essere umano.
"Nel futuro", ha detto l'AD di Local Motors John B. Rogers, "l'organizzazione del trasporto condiviso sarà perfetta, ci saranno trasporti condivisi di proprietà privata, e trasporti privati non condivisi (esemplificati dalla Strati, NdR)". Un futuro che per Local Motors significa crowdsourcing: la società è alla costante ricerca di nuovi progetti, ed è così che ha trovato Olli. Il progettista colombiano Edgar Sarmiento ha presentato la sua idea circa un anno fa, ed era a Washington per ammirare la sua creatura. "È semplice, minimalista", ha detto Sarmiento, "sono a Bogotà, una grande città che presto raggiungerà i 10 milioni di abitanti. È un contesto dove cominciare a pensare ai problemi di mobilità e alle soluzioni".
C'è molta innovazione in questo progetto, ma l'aspetto più significativo è probabilmente la partecipazione di IBM, con il suo progetto Watson. Non si occuperà solo di interpretare i segnali dei sensori, ma ascolterà anche i passeggeri e cercherà di rispondere ai loro bisogni. Per IBM questo nuovo esperimento sarà utile a realizzare veicoli che possano comprendere i bisogni dei passeggeri, e poi portarli a destinazione con la massima efficienza possibile. Un tassello fondamentale se vogliamo davvero realizzare veicoli intelligenti e autonomi - un controllo vocale avanzato è imprescindibile.
Su Olli quindi mancherà il classico cartello "vietato parlare al conducente", ma IBM Watson è molto più di questo: molti lettori ricorderanno di come questo prodotto abbia già fatto parlare di sé in moltissimi altri contesti; Watson fa l'avvocato, il medico, il cuoco, scrive canzoni, fa da consulente per gli studenti universitari, analizza big data e molto altro. Questa AI è praticamente ovunque nel mondo: sempre con una versione specifica, ma i progressi confluiscono tutti nello stesso punto. Non diventerà Skynet, ma è sicuramente il progetto di AI più concreto e promettente di cui si senta parlare.
E sarà proprio Watson che potrà rendere concreta la visione di Local Motors, che vuole veicoli autonomi che siano la Uber del futuro: li chiami con un'app, dici dove vuoi andare e aspetti di arrivare a destinazione; oppure chiedi un tragitto più complicato, qualcosa del tipo devo andare in Vicolo Corto ma prima facciamo una fermata a Parco della Vittoria che devo prendere il latte.
Local Motors sta stringendo accordi con due diverse città (Miami Dale e Las Vegas) per fornire loro questo prodotto, nell'ambito di programmi sperimentali.