Ex-designer BMW: la nuova iX è un'auto che ha perso la sua anima

Un ex designer di BMW si sofferma sul design del nuovo SUV elettrico iX, definito come un'auto senza anima.

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a cura di Francesco Daghini

Il design delle più recenti BMW continua a scatenare discussioni e critiche, a partire dalle imponenti dimensioni della griglia frontale; oggi vi riportiamo le parole di Frank Stephenson, ex designer di BMW, l’uomo da cui è nato il disegno della prima generazione di X5. Frank non è esaltato dai design rilasciati di recente dalla sua ex azienda, e le critiche di oggi sono rivolte in particolar modo alla elettrica iX.

BMW ha definito il nuovo SUV elettrico iX “il simbolo di una nuova era della mobilità”, e non abbiamo dubbi sul fatto che gli interni saranno ben realizzati e molto tecnologici, perfettamente in linea con quella che è l’idea di mobilità del mercato attuale. La linea scelta da BMW è chiaramente di tipo minimalista, come vuole la tendenza del mercato attuale.

Frank Stephenson sostiene che il design della nuova iX sia troppo semplice e privo di tensione, non ci sono linee particolarmente marcate che attraversano il veicolo e che diano idea di movimento. Immancabili anche le critiche dirette alla griglia, ritenuta troppo grossa.

“A mio avviso questo non è il modo giusto di progettare un oggetto pensato per muoversi. Questo veicolo non sembra pronto a muoversi. L’assenza di linee può rendere un veicolo un oggetto completamente statico, e quest’auto sembra statica specialmente se guardata di profilo. E’ come se quest’auto avesse perso la sua anima; non voglio criticare il product designer, ma un’auto deve essere progettata da un designer esperto di auto, perché produrre un’oggetto non è uguale a produrre un’auto.”

Stephenson conclude con una provocazione: provate a guardare una foto della iX, e immaginatevela senza l’imponente doppio rene che tutti riconosciamo come caratteristica distintiva delle BMW. Sareste in grado di capire che la iX è una BMW, se non ci fosse la griglia? Il video che vi riportiamo di seguito entra maggiormente nel dettagli di questa critica, e proviene proprio dal canale Youtube di Frank Stephenson.